Arrivando a Mosca, quattro giorni fa, a sera, sembrava che l'aereo atterrasse direttamente sulle betulle. Eccolo qui, quest'albero, a dare il benvenuto nel paese degli spazi enormi. Betulle costeggiano la strada lunga e larghissima che dall'areoporto porta in città. Enormi condomini sovietici - o che siano postsovietici? - si susseguono ininterrottamente.
Ma subito sembra, come poi a Mosca (ma non nella periferia dell'Impero - che so?, Berlino Est, Praga, Budapest), che questa edilizia popolare non disturbi, fosse anche quella di regime. Ha un suo decoro e pulizia e una sua funzionalità. Almeno a giudicare dall'esterno. Sembra che risolva dignitosamente il problema dell'abitazione per milioni di persone. Certo, abbiamo pure in mente, e negli occhi, le immagini dei film che ci rappresentano la coabitazione in squallidi interni con intonaci scrostati e misero arredamento. Ma le povere condizioni di coabitazione - forse ancora più precarie - le troviamo nei classici russi. Dostoevskij, tanto per dire: Il signor Procharcin). E ci troviamo ora a idealizzare - paradossi della storia - quel regime che un tempo abbiamo profondamente odiato e risentiamo la forza di quei simboli (falce e martello sui frontoni degli edifici), affreschi o statue che raffigurano lavoratori o partigiani nelle sale della metropolitana, busti superstiti di Lenin. Il suo mausoleo, nella Piazza Rossa (laddove "rosso" in russo significa "bello" - e la piazza grande bella lo è davvero), ci emoziona ancora e guardiamo stupefatti lo sparuto drappello di persone che con bandiera rossa e musica dell'Internazionale va a rendere omaggio al fondatore di un Paese, e di un'idea, che non c'è più). Ma allora anche in noi la nostalgia per quel futuro che non si è realizzato. Per quella "rossa primavera" (dunque anche "bella") che non è mai sbocciata, quel "sol dell'avvenire" che non si è più levato.
(foto di Enzo Rega, agosto 2007: Crepuscolo sul fiume Volga;
Condominio popolare a Mosca; Busto di Lenin e Affresco nella
metropolitana moscovita)
Rybinsk (sistema fluviale Volga-Baltico), 14 agosto 2007
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