Perché?

Perché questo blog?
Per chi ama ancora la galassia Gutenberg?
Per chi ha paura dell'invasività della tecnica disumanizzante?
Per chi ritiene indispensabile ancora la cultura umanistica?

Affinché la tecnica sia davvero mezzo e non fine

mercoledì 30 novembre 2011

Napoli: Mostra al Palazzo dei Girolamini



La Congregazione dell'Oratorio di Napoli e l'Associazione Culturale NarteA

sono liete di linvitare la S.V. all'esposizione di 50 stampe e disegni dei

secc. XVIII e XIX provenienti dall'archivio dei Girolamini e all'apertura della

"Sala del Camino" della biblioteca annessa al Monumento.

L'evento verrà introdotto da una visita teatralizzata a cura dell'Associazione

Culturale NarteA



Mercoledì 30 Novembre 2011, ore 18.00

Napoli, via Duomo, 142

Palazzo dei Girolamini,



Gradito cenno di adesione: posti limitati

ai numeri 380.9049909 e 334.6227785


oppure su info@nartea.com

Napoli: Evento in onore di Tomas Tranströmer Premio Nobel per la Letteratura 2011



Evento in onore di Tomas Tranströmer
Premio Nobel per la Letteratura 2011


Giovedì 1 dicembre, ore 18,00
alla libreria Treves – Portici di Piazza del Plebiscito 11-12 - Napoli
                 
si svolgerà un incontro dedicato al poeta svedese Tomas Tranströmer,

la figura dell’autore e la sua opera verranno presentate dalla professoressa

Maria Cristina Lombardi

docente di “Lingue e letterature nordiche” all’Istituto Universitario Orientale di Napoli
nonché curatrice dei volumi di traduzione in italiano dei testi poetici di  Tranströmer :

-          Poesia dal silenzio (ed. Crocetti )
-          Il grande mistero (ed. Crocetti 2011)

avranno luogo letture di testi dai suddetti volumi a cura dell’attore

Francesco Dall’Aglio

e di alcuni poeti campani


***

Giovedì 1 dicembre, presso la Libreria Treves, in occasione dell’evento dedicato al Premio Nobel 2011 Tomas Tranströmer i seguenti volumi saranno in vendita con lo sconto del 15%

Tranströmer Tomas, Poesia dal silenzio, Crocetti
Tranströmer Tomas, Il grande mistero, Crocetti
Tranströmer Tomas. I ricordi mi guardano, Iperborea



sabato 26 novembre 2011

Napoli: Laboratorio di Poesia



Cari amici,
come molti di voi già sanno, giovedì prossimo 1° dicembre riprendiamo gli incontri del laboratorio.
Vi chiedo di dare diffusione alla notizia e per questo vi allego la locandina con la preghiera di farla girare (eventualmente potete anche stamparla e metterla in qualche libreria, in qualche caffè, eccetera). Di seguito vi allego anche un comunicato, con la preghiera, a quelli di voi che possono, di farlo inserire su qualche sito: 'Giovedì 1 dicembre, alle ore 17.00, presso la galleria Lineadarte (via San Domenico Soriano, 34 - Napoli; a! diacenze piazza Dante) Enrico Fagnano presenterà il programma del Laboratorio di Poesia, compreso tra le attività napoletane della Dante Alighieri e giunto al sesto anno di attività. Nel corso della serata saranno presentate anche le iniziative collegate al Laboratorio, tra le quali il nuovo foglio, l'antologia video e la lettura del 15 dicembre, organizzata in collaborazione con l'associazione Gorkij'.
Giovedì vorrei illustrare compiutamente il mio programma, che prevede un'importante iniziativa da parte nostra a tutto campo, sia a livello locale, sia a livello nazionale (con la possibilità, per chi lo vorrà, di un surplus di impegno). A voce, ovviamente, potrò essere molto più chiaro.
Vi ringrazio. Enrico

PS Vi prego, come al solito, di passare la notizia ai non internauti, con i quali siete in contatto



 Società Dante Alighieri                                                                  Lineadarte
   Comitato di Napoli                                                                  officina creativa
 www.comitatodantenapoli.it                                                        www.lineadarte-officinacreativa.org             

Laboratorio di Poesia 2011-2012

Alle radici della poesia

a cura di Enrico Fagnano

PROGRAMMA: la ricerca in poesia; le tendenze della poesia moderna; i movimenti e la loro eredità; la poesia contemporanea; le nuove forme di espressione; i rapporti tra poesia e altre forme di scrittura; i rapporti tra poesia e altre forme d’arte.

Il Laboratorio si avvale della collaborazione come esperti di Giovanni Castellano, Annalisa Dell’Annunziata, Raffaele Di Stasio, Vincenzo Dolla, Pasquale Gallifuoco, Giampaolo Graziano, Aldo Putignano, Giuseppe Roncioni, Alexandre Urussov e August Viglione; si avvale altresì della collaborazione tecnica di Marcello Santojanni. Gli argomenti trattati saranno sviluppati, quando necessario, con l’ausilio di registrazioni audio, video e filmati. Sono previsti incontri liberi, che consentiranno ai partecipanti di confrontare le proprie esperienze.

Gli incontri si terranno il giovedì dalle 17,00 alle 19,30 presso la galleria Lineadarte (Via San Domenico Soriano, 34 - Napoli; tel. 0815494271; 50 metri da Piazza Dante), a partire dal 1° dicembre. 
La partecipazione al Laboratorio prevede l’iscrizione al Comitato di Napoli della Società Dante Alighieri.

Sono ospiti del Laboratorio i poeti Giovanni Ariola, Ariele D’Ambrosio, Salvatore Di Natale, Bruno Di Pietro, Mimmo Grasso, Eugenio Lucrezi, Marisa Papa Ruggiero e Anna Maria Pugliese; fanno parte del Laboratorio i poeti Marilia Aricò, Diego Astore, Raffaela Auriemma, Ciro Baldini, Alfonsina Caterino, Paola D’Ajello Caracciolo, Marco De Gemmis, Simona De Stefano, Antonio Di Maro, Massimiliano Discepola, Raffaele Di Stasio, Giuseppe Di Rosa, Sara Di Mare, Marcello Dinacci, Emanuele Di Tommaso, Paolo Fiorenzano, Michele Fragna, Stefano Gaudino, Maria Gabriella Gay, Gianfilippo Gravino, Lino Lista, Maria Rosaria Luongo, Paolo Lutricuso, Marcella Mariani, Marco Masturzo, Marina Mineo, Roberta Mingo, Loredana Nugnes, Salvatore Oliviero, Maria Palladino, Anita Perillo, Federica Russo, Linda Santojanni, Lidia Savarese, Enza Silvestrini, Sabina Siracusano, Pasquale Tabacchino, Luciana Tagle, Valentina Telesco, Felice Zinno e Dario Zumkeller


Per informazioni e iscrizioni: 3466710659

venerdì 25 novembre 2011

Università della Calabria: Convegno sull'Europa


Fondazione Mezzogiorno Europa



Università della Calabria - Fondazione Mezzogiorno Europa
Con il Patrocinio del Parlamento Europeo
INCONTRO DI STUDI
"A due anni da Lisbona: le politiche europee di coesione e la cooperazione internazionale"


2 dicembre 2011 - ore 9.30
Università della Calabria
Arcavàcata di Rende

SALUTI
Giovanni Latorre Rettore Università della Calabria
Giuseppe Scopelliti Presidente Regione Calabria
Enrico Caterini Direttore Dipartimento di Scienze Giuridiche Università della Calabria



INTRODUCE
Fabrizio Criscuolo Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Università della Calabria

PRESIEDE
Luigi Ferrari Bravo Presidente Vicario SIOI - Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale

INTERVENTI
Gianni Pittella Vice Presidente Parlamento europeo
Umberto Ranieri Presidente Fondazione Mezzogiorno Europa
Patrizia De Rose Capo Dipartimento Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri
Cosimo Risi Ministero Affari Esteri
Piero Pennetta Università degli Studi di Salerno
Alfredo Rizzo Università della Calabria
Pier Virgilio Dastoli Consiglio Italiano Movimento Europeo - CIME
Gianfranco Macri Università degli Studi di Salerno
Renato Pastore Presidente Confindustria Cosenza
Giacinto Marra Presidente Fondazione Rubbettino


Scarica l'invito

L'Università della Calabria, tramite il convegno e la progettazione di un "Osservatorio per le politiche di coesione e cooperazione internazionale", intende proporsi quale centro di iniziativa e coordinamento di azioni di analisi e progettazione in tutti i settori dai quali possano derivare elementi di sviluppo per l'economia e la coesione sociale e terriroriale del Mezzogiorno d'Italia.
Particolare attenzione sarà rivolta ai temi della gestione delle politiche migratorie e di integrazione dei cittadini non comunitari nel tessuto sociale ed economico del Paese.
Senza tralasciare i temi concernenti la cooperazione interregionale, l'iniziativa intende affrontare i nuovi aspetti problematici che emergono dalle recenti vicende politiche che stanno interessando i paesi dell'Africa settentrionale, in particolare, e tutti i paesi non comunitari affacciati sul Mediterraneo, in generale.
Tali temi riguardano, tra l'altro, lo studio di vecchi e nuovi strumenti di gestione delle relazioni esterne dell'Unione e lo sviluppo della cooperaszione giuridica, economica e sociale con i suddetti paesi.

Comitato Scientifico
Prof. Luigi Ferrari Bravo - Prof. Fabrizio Criscuolo - Prof. Enrico Caterini - Prof. Alfredo Rizzo

Segreteria Organizzativa
Profssa Paola Helzel - Profssa Anna Lasso - Dott.ssa Claudia Grimaldi - Dott. Francesco Greco - Dott. Mauro F. Magnelli

Dipartimento di Scienze Giuridiche Università della Calabria
87036 Rende (CS) Campus di Arcavacata, Tel. 0984.492229 - email: claudia.grimaldi@unical.it - gireco@economia.unical.it

lunedì 21 novembre 2011

Concorso di poesia per i pensionati SPI-CGIL




CONCORSO NAZIONALE DI POESIA

"IL DOPOLAVORO POETICO"


RISERVATO AGLI  ISCRITTI SPI-CGIL



I EDIZIONE 2012

 


                                                       SPI CGIL NAPOLI
 









        


Art.1 - Presentazione

Al fine di promuovere e diffondere la cultura letteraria e poetica nel variegato mondo del lavoro e in particolare in quello dei lavoratori in pensione, su tutto il territorio nazionale, il Sindacato Pensionati Italiani, SPI–CGIL Provinciale di Napoli, con la collaborazione del "Circolo IncontrArci" di Sant'Anastasia e del "Circolo Letterario Anastasiano", propone ed organizza la prima edizione del Concorso Letterario Nazionale denominato “IL DOPOLAVORO POETICO”, riservata a tutti i cittadini italiani pensionati, regolarmente iscritti allo SPI–CGIL.

Art. 2 - Modalità di partecipazione


I cittadini italiani pensionati in regola con l’iscrizione allo SPI–CGIL potranno partecipare al concorso presentando i loro elaborati inediti in lingua italiana a tema libero; saranno comunque particolarmente graditi testi che trattino il mondo del lavoro e le problematiche socio-economiche dei pensionati.
I Partecipanti potranno presentare un massimo di 3 elaborati, la lunghezza dei quali non dovrà superare i 50 versi ciascuno.
Ogni elaborato va presentato in 5 copie anonime, più una copia che riporti in calce: Nome, Cognome, data e luogo di nascita, indirizzo completo, recapiti telefonici ed eventuale e-mail.
Su questa stessa copia il Partecipante dovrà dichiarare che il testo presentato è di sua esclusiva creatività e proprietà.
Unitamente agli elaborati, il Partecipante dovrà allegare fotocopia del tesserino di iscrizione SPI CGIL o altro documento valido ad attestare detta iscrizione.


Art. 3 - Consegna degli elaborati

Gli elaborati dovranno essere consegnati al seguente indirizzo:

CONCORSO NAZIONALE DI POESIA "IL DOPOLAVORO POETICO" presso SPI CGIL Sant'Anastasia, Piazza Cattaneo 9, 80048 Sant'Anastasia (Na). Tel. 081.5301490.

Si prega di evitare le raccomandate. E' possibile l'inoltro per e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: spicgilsantanastasia@libero.it.
Gli elaborati non saranno restituiti. L’Organizzazione non risponde di eventuali disguidi postali o mancati recapiti.

Termine ultimo per l'invio degli elaborati: 30 aprile 2012.



Art. 4 - Giuria e Premi

I nomi dei componenti della Commissione esaminatrice, il cui giudizio è insindacabile e inappellabile, verranno resi noti il giorno della premiazione, che si terrà con una cerimonia pubblica in giorno e luogo da stabilirsi. Soltanto i premiati ed i segnalati saranno avvisati. Gli altri partecipanti potranno conoscere i risultati del concorso sui siti http://spicgilsantanastasia.blogspot.com, http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com e sugli altri siti letterari, oppure telefonando in Segreteria (081.5301490).

Saranno assegnati i seguenti premi:
Medaglia d'oro al primo classificato, targhe personalizzate al secondo e terzo classificato.
Diploma con motivazione ai primi tre classificati.
Saranno inoltre consegnati altri riconoscimenti messi a disposizione da eventuali sponsors.

I premi dovranno essere ritirati direttamente dagli interessati. Soltanto in caso di seria e comprovata indisponibilità, è ammessa la delega per iscritto. In caso contrario, i premi non verranno consegnati né spediti.

Ai sensi dell'art. 10 della L. 675/96, si assicura che i dati personali relativi ai partecipanti saranno utilizzati unicamente ai fini del Concorso.


LA SEGRETERIA SPI CGIL PROVINCIALE DI NAPOLI



Leonardo Sciascia: ricordi di un lettore

  Il 20 novembre 1989 scompariva Leonardo Sciascia

Nel 2011 sono ricorsi i novant'anni dalla nascita di Leonardo Sciascia. E ieri, 20 novembre, era l'anniversario della morte avvenuta nel 1989: quindi dodici anni fa. Come Hemigway, Sciascia fa parte delle mie prime letture da adulto, risalenti agli anni del ginnasio, nei lontani anni Settanta. Anzi, un suo libro, Il giorno della civetta, uscito nel 1961, è stato uno dei primi acquistati in assoluto. Un giorno, passeggiando per il corso di Avellino, dove eravamo andati con la famiglia non ricordo perché (forse un ricovero in ospedale di mio nonno), sono entrato in una libreria (Petretta, forse?), dove, assecondato da mio padre che doveva sborsare, ho comprato il libro di Sciascia e Lavorare stanca di Pavese. Tutt'e due i volumi nella collana dei "Nuovi coralli" di Einaudi. Le poesie di Pavese non le ho più in quell'edizione acquistata allora, perché regalai il libro a una (vecchia) fiamma di diversi anni anni dopo. Il volume di Sciascia, quel volume, è ancora nella mia libreria, con una piccola bozza in alto nel dorsetto, non so come fattasi. Poco dopo, a Catanzaro, dove ero in visita da mia zia, la sorella di mio padre, comprai i racconti di Il mare colore del vino, un libro del 1973, nella collana invece dei "Coralli", di taglio più piccolo, ma cartonata e con sovraccoperta. Quella preciso volume non l'ho più perché, guarda un po', una mia cugina di Catanzaro, in visita a Palma Campania (dove abitavo e abito dopo varie peripezie), la prestò ad amici che poi non restituirono. Il volume, quell'edizione, lo ritrovai poi su una bancarella e adesso è nella mia libreria, valido sostituto della copia smarrita.
   Le due letture sciasciane furono fondamentali per me. Per molto tempo non lessi altro di Sciascia, se non ritornare continuamente a quei volumi (da ragazzi non era consueto rileggere, per penuria di materia prima, sempre gli stessi libri? ma c'era, al di là della necessità - in mancanza d'altro - un fascino nel ritornare sulle stesse pagine e scoprire diversi incantamenti nelle nuove ri-letture). Quante volte, con mia sorella, rievocammo quell'attacco della Civetta, l'omicidio al quale assiste a un passo un panellaro, mentre la vittima, come presa per i capelli, si stacca dal predellino della corriera sulla quale stava salendo, e s'accascia al suolo: il panellaro che, interrogato, non  sa far altro che chiedere a sua volta: "perché, hanno sparato?". Il panellaro: al tempo pensavo fosse semplicemente un venditore di pane. Soltanto molti anni anni dopo, un trentennio dopo, più o meno, dovevo scoprire, da moglie siciliana, che il panellaro è una tipica figura palermitana, e che non fa semplicemente il pane, ma un cibo da strada che si chiama pane e panelle: frittelle di farina di ceci imbottite. Ma questa è un'altra storia. Nell'altro libro, m'avevano colpito in particolare il racconto che dà il titolo al libro. Un'altra cosa che non sapevo allora, e che lo stesso scoprii solo molti anni dopo: l'espressione mare colore del vino derivava a Sciascia da Omero. Per anni io l'avrei attribuita sic et simpliciter allo scrittore siciliano. L'altro racconto che mi doveva colpire particolarmente era quello di una truffa ai danni di aspiranti emigranti: vengono fatti viaggiare per giorni nella stiva di una nave, e quando vengono finalmente fatti scendere scoprono di non essere arrivati in America ma in Sicilia, cioè dove erano partiti! Un esempio del genere l'ho trovato poi alcuni anni fa vedendo un film di Silvio Siano, La donnaccia del 1965. Però l'episodio del film era tratto da un racconto di Pasquale Stiso, uno degli sceneggiatori... sarebbe interessante sapere i rapporti interni tra i due testi...
  Cosa amavo di Sciascia? Oltre all'impegno civile, la sua scrittura cristallina, l'intelligenza volterriana, questo sapore francese della prosa, la capacità di densa concisione, una modernità che sapeva di tradizione letteraria ecc. ecc.
   Non capii l'ultimo Sciascia, quello che se la prese con Falcone e i "professionisti dell'antimafia". Nell'ultima parte della sua vita s'era avvicinato al partito radicale. A Siracusa, con mia moglie, siamo andati recentemente ad un incontro proprio su Sciascia e i radicali. La cosa poteva essere interessante. Vedemmo al tavolo dei relatori anche Marco Pannella, con il codone bianco del suo nuovo look. Prese la parola Pannella, ma non parlò di Sciascia, ma di se stesso identificato con il Partito. Ce ne andammo senza finire di ascoltarlo. Un dato curioso, Sciascia, avvicinatosi ai radicali, scrisse, come aveva fatto anche Pasolini, mi pare,  su "Quaderni Radicali". Bene, anch'io, pur non essendo nel partito e neanche nel Movimento federativo Radicale di Geppy Rippa che aveva rilevato la rivista nella scissione, ho collaborato per alcuni anni con i "Quaderni Radicali", devo dire in tutta libertà pur non essendo "in linea". Bene, il mio primo intervento comparve nel primo numero al quale Sciascia non aveva potuto più collaborare. Il rammarico per non essere stato in sommario con Sciascia è però mitigato da un'altra circostanza. Nel primo numero al quale non collaborai più io comparve per la prima volta la firma di Vittorio Sgarbi. Per fortuna, io e Sgarbi non compariamo nello stesso sommario!

Enzo Rega

domenica 20 novembre 2011

Napoli: Poesia - "La vita impropria" di Salvatore Esposito (Kairòs Ed.)



"La vita impropria" di Salvatore Esposito (Kairòs Ed.)

Ora
                    mercoledì 23 novembre · 18.00 - 20.00


Luogo
Libreria Feltrinelli
T. d'Aquino, 70
Naples, Italy

Creato da

Maggiori informazioni
All’incontro, moderato da Maurizio Vitiello, interverranno Enzo Rega e Nando Vitali. Letture di Mariarosaria Riccio. Sarà presente l’Autore. Evento a cura di Monica Florio.

Napoli: Il libro di Antonio Testa all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici




ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI
  Via Monte di Dio, 14 – Palazzo Serra di Cassano - Napoli
mercoledì 23 novembre 2011 alle ore 17,00.


Presentazione


 “ Saggi e Interventi” da Michelstaedter a Bateson
di Antonio Testa, Marcus edizioni, Napoli 2011.


Tracce significative di un percorso di vita nel campo della saggistica 
dell'arte e della pittura


Ricordi e Testimonianze


Salvatore Casaburi, scrittore
Sergio Lambiase, scrittore e giornalista
Antonello Leone, pittore e scultore
Nicola Magliulo, filosofo
Ugo Piscopo, saggista e scrittore


Introduce e modera Ester Basile,
filosofa – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici


Proiezione del video  “Photo/album immateriale”
di Giuseppe Del Rossi, giornalista e referente  A. I. R. F.  per la Campania

lunedì 14 novembre 2011

Palma Campania (NA): Giornata Russiana e presentazione del libro di Enzo Rega



GIORNATA RUSSIANA

Presentazione del libro di

Enzo Rega
La coscienza dell'utopia.
Vincenzio Russo, giacobino napoletano
Edizioni L'Arca e l'Arco, Nola 2011

relazione 
Prof. Aniello Montano
(Università di Salerno)

Interverranno
Anna Rainone (sindaco di Carbonara di Nola), Aniello Giugliano (sindaco di San Gennaro Vesuviano), Vincenzo Carbone (sindaco di Palma Campania)

coordinamento di
Pasquale Gerardo Santella

Sabato 19 novembre 2011 ore 17,30 - Sala Teatrale - via Municipio - Palma Campania (Napoli)

****

La coscienza dell’utopia. Vincenzio Russo, giacobino napoletano
Un libro composito, che nasce da una lunga fedeltà a Vincenzio Russo, e che raccoglie, riorganizzandoli, testi scritti a partire dalla fine degli anni Settanta fino a oggi, con l’ambizione di indagare in modo storico-teoretico le questioni agitate da Russo, ma anche di sottolineare i suoi richiami alla realtà concreta, al di là dello stereotipo dell’utopista astratto. Il giacobino Russo, infatti, nato a Palma Campania (Napoli) nel 1770, e giustiziato in piazza Mercato a Napoli nel 1799, fu tra gli artefici della sfortunata Repubblica napoletana, nata da quella che Vincenzo Cuoco, suo fraterno amico, doveva considerare frutto di una “rivoluzione passiva”, calata dall’alto ad opera di sognatori che non avevano rapporti con il popolo (tesi questa ripresa più volte da diversi studiosi, seppure contestata da altri). Russo, pur in un progetto irrealizzabile nei termini da lui proposti, ma ricco di spunti significativi, aveva ben chiara l’esigenza di operare in modo da conquistare alla repubblica l’appoggio delle masse popolari, nel cui interesse, per lui, andava fatta la stessa rivoluzione. Al di là delle opinioni contrarie di pur autorevoli interpreti del suo pensiero, come i liberali Benedetto Croce e Guido De Ruggiero, Russo sembra pensare al popolo identificandolo con le masse diseredate, come faranno poi pensatori radicali e rivoluzionari quali Mazzini e Pisacane, (in questo anticipando le questioni sociali che poi si intrecceranno a quelle risorgimentali e unitarie).
   Vincenzio Russo è stato dunque uno dei protagonisti dei fermenti rivoluzionari, tesi a trasformare la società in senso egualitario, che sconvolsero l’Italia centro-meridionale alla fine del Settecento. Eroe che pensa e insieme eroe che agisce, all'azione concreta ha affiancato una precoce riflessione giuridica, filosofica e politica che ha trovato la sua più alta espressione nell’unico libro che riuscì a scrivere nella sua breve vita: i Pensieri politici, uscito a Roma nel 1798. Non sappiamo come Russo avrebbe potuto sviluppare le idee contenute nei suoi scritti, e se la nuova edizione del libro da lui progettata sarebbe stata davvero più “moderata”, come qualcuno dice. Per quanto possiamo leggere, servendoci anche dei suoi scritti apparsi in giornali dell’epoca, Russo propugnava una repubblica popolare di eguali, di cittadini aventi stessi diritti e stesse opportunità, a ciascuno dei quali sarebbe spettato, in usufrutto vitalizio, ma senza possibilità di trasmetterlo in eredità, un appezzamento di terra sufficiente a una vita agevole, ma senza lussi e sprechi. Lo Stato, ristretto alla dimensione della piccola città, avrebbe visto la partecipazione politica di tutti, in una sorta di autogestione anticipatrice di visioni socialiste o anarchiche. La proprietà privata, che rendeva gli uomini disuguali, andava abolita, secondo Russo, attraverso un atto radicale, rivoluzionario, che non ammettesse compromessi col passato. Per questo, nella Repubblica napoletana, Russo, in amichevole contrapposizione a Mario Pagano, rappresentò l'ala estremista, di sinistra, forse utopica, ma anche consapevole del fatto che senza l'appoggio delle masse popolari, guadagnabile attraverso una riforma agraria eversiva dei rapporti feudali, la Repubblica non sarebbe sopravvissuta a lungo.
   Russo, strenuo difensore della democrazia, rivolse ai governanti e governati della sua Repubblica, affinché sapessero sempre difenderla, un appello che appare oggi ancora più attuale e le sue illuminanti considerazioni permettono di leggere, e criticare, il presente.

Enzo Rega, nato a Genova nel 1958, vive a Palma Campania (Napoli) dove insegna Scienze Umane nel locale liceo e collabora con l’Università di Salerno. Si occupa di filosofia, letteratura e critica della cultura. Scrive su molte riviste, tra cui “L’indice dei libri del mese ”, e ha pubblicato diversi volumi.



domenica 13 novembre 2011

Michel Dingenouts a Milano



Fuori dal margine
incontri con autori finalizzati alla conoscenza e promozione
della letteratura contemporanea

a cura del Sindacato Nazionale Scrittori
e dell’Associazione Culturale Diesis



Spazio Scopricoop
via Arona 15 (1° piano) - Milano



mercoledì 16 novembre 2011 ore 18,00

Incontro con

Michel Dingenouts
autore del libro
La collera, o il collare di Buddha
(Albatros Editore - 2010)


Conversa con lui
Anthony Robbins
Legge pagine dal libro
Francesco Orlando



La collera, o il collare di Buddha
Scenario della vicenda la Milano della zona Fiera e Sempione.
Il Traduttore è solo, in una stanza riempita da un pc. E’ stato rapito da due vecchietti, apparentemente innocui. Una situazione kafkiana. Perché è lì? Di cosa lo incolpano? Ha davvero fatto qualcosa di male?
Tutto è cominciato dal suo cane, Buddha, che lo ha abbandonato. Ma è davvero morto di infarto artritico? Il traduttore si lascia andare ai suoi pensieri, da solo o in compagnia del popolo delle chat, per il quale inventa le storie più strane. Conosce il Malvivente. Altro personaggio, altra storia.
Ma alla fine, la prigionia, è reale?
Chi è la vittima e chi è il carnefice? Riuscirà il Malvivente a liberare il Traduttore? Oppure...
Una storia divertente, originale, ricca di spunti di riflessione e non priva di colpi di scena. Surreale ma realistica, assurda ma normale, macabra ma “quotidiana”.



Michel Dingenouts è nato a Rotterdam, nei Paesi Bassi, dove ha completato gli studi universitari di lingue straniere e di lettere. Arrivato in Italia nel 1986, ha lavorato nell'insegnamento delle lingue a diversi livelli, dall’universitario al free-lance, tra l'altro presso varie aziende nel milanese. In quell'ambiente, ha trovato ispirazione per l'opera teatrale Ufficio zero, con cui ha ottenuto il premio Lago Gerundo 2011. Attualmente insegna la lingua e cultura nederlandese presso l'università di Milano. Ha collaborato con la rivista online Arcipelago Milano e nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo La collera, o il collare di Buddha (Albatros). La trama del romanzo è un dialogo tra il Traduttore,  rinchiuso in una stanza, e il Malvivente, che cerca di liberarlo e che nel contempo cerca di scoprire chi ha ucciso la sua prostituta prediletta. Il romanzo è un omaggio, ma talvolta un oltraggio, alla città di Milano, ed è ambientato principalmente nella zona Fiera di Milano, con un’attenta descrizione delle strade del quartiere.






                                  
sns.lombardia@infinito.it



diesis@poemus.it

venerdì 11 novembre 2011

MADRID: Canzoni per il Don Chisciotte






Estimados amigos,

Columna Música y la U.A. M.
tienen el placer de invitarles a la resentación del CD
Canciones para don Quijote

Martes 15 de Noviembre a las 12:00 del mediodía
en la sala Manuel de Falla de la sede de la SGAE
C/Fernando IV, 4 Madrid

Intervendrán en el acto:
Valeria Camporesi (Vicerrectora de Extensión Universitaria y  
Divulgación Científica de la UAM)
Rafael GAresse, (Vicerrector de Investigación de la UAM)
Begoña Lolo (directora de la colección)
Andrés Ruiz Tarazona (crítico musical)
Núria Viladot (directora de Columna Música)

Elena Gragera (mezzosoprano) y Anton Cardó (piano) interpretarán  
algunas piezas del CD.

Estaremos encantados de poder contar con vuestra presencia. A  
finalizar el acto se ofrecerá un refrigerio.

mercoledì 9 novembre 2011

Roma: Una storia della poesia italiana di Giorgio Linguaglossa


Giorgio Linguaglossa
Edilazio Letteraria

 

DALLA LIRICA AL DISCORSO POETICO

Storia della poesia italiana (1945-2010)
Edilazio Letteraria
Intervengono:
Alberto Bevilacqua, Luciano Luisi, Roberto Bertoldo, Luigi Manzi, Luigi Fabio Mastropiero, Valentino Campo, Enrico Castelli Gattinara
Modera la serata:
Luciano Luisi
Sarà presente l’autore
mercoledì 23 novembre 2011, ore 17

Salone Monumentale Biblioteca Casanatense

via di S. Ignazio, 52 - ROMA

martedì 8 novembre 2011

Pratola Serra: presentazione del libro di Franco Arminio "Terracarne" (Mondadori 2011)


   

Sabato 12 Novembre 2011 ore 18,30 - Oratorio di Pratola Serra (AV)

Associazione AGORA'          
                                     
                                  Nell’ambito della Kermesse
                                     A Volte, Ieri, Domani

                                     Presenta:

                              FRANCO ARMINIO

Terracarne
Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia
Mondadori, 2011
                                                          
                          
            Intervengono: Generoso Picone - Direttore de Il Mattino di Avellino
                                                   Enzo Rega - Critico letterario LIndice dei Libri del Mese
                          
                           Modera:  Stefania Marotta - Giornalista de Il Mattino di Avellino
       Conclude: Paolo Saggese -  Critico letterario Festival della Poesia dei Paesi del Mediterraneo                                                                          

                                                                                                 Sarà presente l’autore


                        Buffet a conclusione della serata nella sede dell’associazione Agorà

                                                                   Coordinamento artistico a cura di Antonietta Gnerre  






   Scheda del libro: Terracarne
"La paesologia è una via di mezzo tra l'etnologia e la poesia. Non è una scienza umana, è una scienza arresa, utile a restare inermi, immaturi. La paesologia non è altro che il passare del mio corpo nel paesaggio e il passare del paesaggio nel mio corpo. È una disciplina fondata sulla terra e sulla carne. È semplicemente la scrittura che viene dopo aver bagnato il corpo nella luce di un luogo." La paesologia è la scienza di Franco Arminio. Una scienza inafferrabile eppure concretissima, umorale ma a modo suo esatta. Una disciplina in cui si fondono poesia e geografia: la poesia di una scrittura limpida e visionaria, lavorata col puntiglio e la cura propri della grande letteratura; la geografia del nostro Sud. Arminio gira per i paesi della sua Irpinia, per quelli della Lucania e della Daunia (i paesi invisibili) e della cintura napoletana (i paesi giganti), sconfina in Molise, in Abruzzo, in Salento, si allontana fino alle Marche e al Trentino, e ovunque applica il suo metodo, mette in pratica il suo particolare modo di attraversare i territori e di raccontarli. Il suo sguardo non trascura nulla: le piazze, le strade, i bar, i cimiteri, i paesaggi più sublimi e gli scempi della modernità, lo sfinimento e la desolazione, i lampi e gli slanci. Ne viene fuori un referto preciso e accorato della situazione del Mezzogiorno d'Italia. Un referto che e questa è una delle singolarità del "metodo Arminio" - prevede annotazioni anche su chi la visita la fa: sull'autore stesso e il suo io errante.
Franco Arminio è nato a Bisaccia e vive a Lacedonia, centro dell' Irpinia orientale in provincia di Avellino. Collabora con diverse testate locali e nazionali come "Il Manifesto", "Il Mattino" di Napoli, "Ottopagine", " Corriere del Mezzoggiorno", ed è animatore del blog "Comunità Provvisoria". È documentarista e animatore di battaglie civili, battendosi, ad esempio, contro l'installazione delle discariche in Alta Irpinia e contro la chiusura dell'ospedale di Bisaccia. Fa parte degli autori scelti da Gianni Celati per l'antologia Narratori delle riserve, dove sono raccolti 5 bravi racconti (da Miniature); ha pubblicato raccolte di versi e libri di prosa: Cimelio dei profili (Lunarionuovo 1985);  Atleti (librai di avellino 1993);  homo timens (Sellino1997); Sala degli affreschi (Sellino 1998);  Siamo esseri antichi (Sellino 1998); Diario civile (Sellino 1999); Viaggio nel cratere (Sironi 2003); Circo dell’ipocondria(Le lettere 2006); Vento forte tra lacedonia e candela (Laterza 2008); Nevica e ho le prove (Laterza 2009); - Cartoline dai morti (Nottetempo 2010); Oratorio bizantino (Ediesse 2011); e TerraCarne (Mondadori 2011). Con Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di Paesologia (2008) ha vinto il Premio Napoli 2009. Con Cartoline dai Morti ha vinto il Premio Stephen Dedalus 2011, categoria Narrativa/Altre scritture. Roberto Saviano ha definito Franco Arminio «uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il Terremoto e ciò che ha generato», citando un suo passo: «Venticinque anni dopo il terremoto dei morti sarà rimasto poco. Dei vivi ancora meno». Il 29 novembre  2010 sempre Roberto Saviano legge una poesia di Arminio in prima serata su Rai 3 nella quarta e ultima puntata di Vieni via con me, nel corso di un monologo sul terremoto dell’Aquila 2009.