Perché?

Perché questo blog?
Per chi ama ancora la galassia Gutenberg?
Per chi ha paura dell'invasività della tecnica disumanizzante?
Per chi ritiene indispensabile ancora la cultura umanistica?

Affinché la tecnica sia davvero mezzo e non fine

giovedì 26 marzo 2009

Il filosofo Aldo Masullo a Terzigno (NA)

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Sabato 28 marzo - ore 17
Centro Studi Xeniart - Terzigno
via Fiume 18

NAPOLI SICCOME IMMOBILE
Aldo Masullo intervistato da Claudio Scamardella

Guida Editore, Napoli 2009

relatori Nicola Oddona, Piero Antonio Toma
interverrano Maurizio Fraissinet, Giovan Battista de Medici, Colomba Iovino
modera Giovanni Squame
coordina Mario Apuzzo
al piano Rosario Ruggiero

martedì 24 marzo 2009

Filosofia e "realtà": brevissima considerazione

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Nel Post precedente parlavo di un rapporto pacifico tra filosofia e “realtà”. Era una considerazione sbrigativa, con la quale non si voleva arrivare assolutamente a un banale “realismo”, per cui immediatamente nella nostra conoscenza si attingano le cose nel loro effettivo essere. Questione troppo vecchia e complessa, questa, per risolverla in un attimo. Mi è venuta questa considerazione leggendo ieri sera un passo da Corpo celeste di Anna Maria Ortese, il cui problema esistenziale è stato il rapporto con la realtà. Ma chi non ha questo problema?

[E.R.]


lunedì 23 marzo 2009

Filosofia e tecnologia: una considerazione

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Ad un pubblico incontro in cui si invitavano gli insegnanti di un certo territorio ad aderire, gratis, con le loro classi, a un certo progetto, peraltro importante, ma il cui finanziamento non arrivava fino alle tasche dei volenterosi docenti, un presente – forse esagerando un po’ – sottolineò l’importanza di un rapporto fra la consueta pratica didattica e le nuove tecnologie. Qualcun altro, intervenendo, disse che inorridiva a sentire la parola “tecnologia” e non sapeva neanche accendere il computer e, poi, continuava a preferire il libro.
Fermo restando la preferenza condivisibile per “il libro”, si può fare finta che tutto il resto non esista? Certa pedagogia accademica pontifica astrattamente sulla media education magari senza pensare alle difficoltà di vario tipo – risorse di tempo e di denaro nella scuola “reale”. Ma, d’altra parte, come si può continuare a pensare di parlare, come docenti, un linguaggio che è vecchio per chi nelle nuove tecnologie vive e dalle nuove tecnologie è allevato più di quanto lo sia dalla scuola?
Si è più docenti così?
Ma non solo. È filosofo chi continua a leggere in un libro, come gli scolastici, anziché leggere nel gran libro, per quanto spiacevole, della realtà? È filosofo chi magari conosce tutto l’importantissimo Saggio sull’intelletto umano di John Locke ma non si chiede cosa avviene, cognitivamente e emotivamente, nelle menti d’oggi, oggi esposte alle nuove tecnologie?
A proposito di tecnologie, o di tecnica, anche la scrittura lo è. E Socrate l’osteggiava. Se avesse vinto, non avremmo nemmeno il piacere, giustamente rivendicato, della lettura e del contatto “fisico” con il libro.
[E.R.]

domenica 22 marzo 2009

Abili giocolieri e astuti governanti

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VINCENZO RUSSO dice:
“Vuoi tu sapere quando i tuoi magistrati si conducono bene? Osserva se l’uguaglianza e la libertà nel giusto senso loro si stabiliscano sempre più; se la virtù sia tutto e il vizio niente. Ma se osservi al contrario mezzi termini, oscillamenti fra il bene e il male, i tuoi magistrati allora saranno abili giocolieri, ma non gli angusti tuoi padri, i tuoi teneri amici…”
“La gelosia della libertà è il nume tutelare della sovranità di un popolo. Se un popolo si lascia addormentare o comprimere, un uomo violento od astuto vorrà presto o tardi farsene tiranno”.
Vincenzo Russo, Doveri del popolo, in "Monitore di Roma", n. VII e VIII, 14 e 17 ottobre 1798

mercoledì 18 marzo 2009

Napoli: Carlo Di Lieto su Pascoli

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Carlo Di Lieto


presenta il suo nuovo volume


Il romanzo familiare del Pascoli

Guida, Napoli 2008


Introduce e coordina

Ciro Vitiello


Ne discutono



Ciro Vitiello

Pasquale Gerardo Santella

Enzo Rega

Ugo Piscopo

Mario Gabriele Giordano

Sarà presente l'autore
venerdì 3 aprile 2009 alle ore 18,00
Saletta Rossa
Libreria Guida Portalba
Via Port'Alba 20/23
Napoli
info 081 446377

domenica 15 marzo 2009

Luigi Compagnone: città come lacera bandiera


citazioni
"Felice guardava il temporale dietro i vetri della finestra, nella casa, o tana, in cui aveva continuato ad abitare. Non aveva acceso la luce. Dinanzi ai suoi occhi, la mappa della città si delineava, ancora una volta, come un'immensa lacera bandiera abbattuta sulle viscere dei vicoli, sulle piazze, sulle antiche voragini sparse tra cripte, angiporti, fabbriche, case, fino al mare che, laggiù, batteva contro gli scogli".

Luigi Compagnone, L'ultimo duello, Rusconi 1987


Una Napoli innominata e spettrale che assomiglia - anche nell'allucinata vicenda - a certe innominate città di un Saramago sulle quali si rovescia un inspiegabile nefasto incantesimo.

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sabato 14 marzo 2009

Narrativa: Antonio Spagnuolo a Nola (NA)

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CONVEGNO - NOLA (NA)
"La settimana della letteratura 21-28 marzo 2009":
Presentazione libro


"La mia amica Morel e altri racconti"
di Antonio Spagnuolo
- Ed. Kairòs -


Interventi di Antonio Spagnuolo (poeta e narratore)
Carlangelo Mauro (docente)
Enzo Rega (docente)
Pasquale Gerardo Santella (docente)
Angelo Amato de Serpis (giornalista)


- a cura del Comune di Nola (Assessorato ai BB.CC.), della Libreria Guida di Nola, di Napoli Cultural Classic, dell'Associazione Meridies e dell'Associazione Il Segnalibro

presso

Libreria Guida di NOLA (Na) -
27 marzo 2009 - ore 18.30


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martedì 10 marzo 2009

Poesia: Salvatore Violante a Torre Annunziata (NA)

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CITTÀ DI TORRE ANNUNZIATA
ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI

FERIAE OPLONTINAE
MUSA CALLIOPE

presenta

SALVATORE VIOLANTE
Sulle tracce dell’uomo
Testi di poesia, Marcus edizioni, 2009


Intervengono:
· L’autore Salvatore Violante
· I critici letterari Enzo Rega e Alessandro Carandente
· Maria Elefante

Legge i testi Giuseppe Nutini - Attore
Venerdì 20 marzo 2009 ore 18,00
Circolo dei Professionisti e degli Artisti - Caffè Letterario
Corso Umberto I n. 35 - Torre Annunziata (NA)

lunedì 9 marzo 2009

Poesia: Federica Giordano a Avellino

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Giovedì 12 marzo ore 18,00

Libreria GUIDA

corso Vittorio Emanuele, 101

AVELLINO


presentazione del libro di

FEDERICA GIORDANO

Nomadismi

Edizioni Il Filo, Roma


Ne parlano con l'autrice

CARLANGELO MAURO

ENZO REGA

domenica 8 marzo 2009

"Città di Sant'Anastasia": risultati VII edizione

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I RISULTATI DELLA VII EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA “CITTA’ DI SANT’ANASTASIA”

La VII Edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia” ha i suoi vincitori.
La Giuria, composta dal poeta Ciro Carfora, dalla scrittrice professoressa Anna Gertrude Pessina, dal professor Gerardo Santella, dal poeta e saggista professor Raffaele Urraro, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Anastasia, dottor Luigi De Simone, e coordinata dall’ideatore e organizzatore del concorso, poeta Giuseppe Vetromile, riunitasi nei giorni scorsi, ha infatti stilato la graduatoria finale dei vincitori e dei segnalati.
Nessuna novità degna di rilievo, in questa settima edizione, sia per quanto riguarda il numero dei partecipanti, che si è mantenuto costante, sia per la qualità, sempre buona, dei testi presentati. La peculiarità, semmai, sta nella puntualità e nella riuscita di un evento che, nonostante le ovvie difficoltà di realizzazione, si ripresenta immancabilmente ogni anno, e per il settimo anno consecutivo, ottenendo sempre maggiori consensi sia dai partecipanti che dai critici e dagli operatori culturali che ben conoscono i tantissimi concorsi di poesia che si svolgono in Italia e che sovente hanno esiti e frequenze non sempre soddisfacenti!
Il Concorso Città di Sant’Anastasia non sarà un concorso di grandissima rilevanza nazionale, per entità di premi messi a disposizione e per numero di partecipanti, ma ciò non toglie che si tratta, come dicevamo, e senza alcuna retorica, di un concorso serio, costante, trasparente, che premia la buona qualità e incoraggia gli esordienti, i giovani, e i talenti locali. D’altra parte non poteva essere altrimenti, considerata la grande competenza della Giuria, che per questa settima edizione si è avvalsa del contributo di due nuovi membri, il professor Urraro e il dottor De Simone, entrambi molto vicini al mondo della poesia. E grazie anche alla fiducia, al patrocinio e al sostegno offerti dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anastasia, in particolare proprio dall’Assessorato alla Cultura, in questo ormai consolidato appuntamento con i migliori poeti italiani, che ha permesso agli organizzatori del concorso (il Circolo “IncontrArci” e il poeta Giuseppe Vetromile) di lavorare con serenità ed entusiasmo, con l’obiettivo di rendere il concorso sempre più affermato e qualificante nel vasto panorama dei premi letterari italiani, dando inoltre notorietà e lustro alla nostra cittadina vesuviana.
Un grazie anche all’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e alla Provincia di Napoli, Assessorato alla Pubblica Istruzione, che immancabilmente hanno concesso, anche per questa settima edizione, il loro Patrocinio morale, mettendo a disposizione dei premiati e dei segnalati interessanti pubblicazioni artistiche.
I premiati di quest’anno: per la sezione a tema libero al primo posto è risultato il poeta Rodolfo Vettorello, di Milano; al secondo Marcello De Santis di Tivoli, Roma, e al terzo Umberto Vicaretti, di Luco dei Marsi, L’Aquila. A seguire, un premio speciale della giuria a Pasquale Balestriere di Barano d’Ischia, Napoli.
Per la sezione dedicata all’ambiente e territorio vesuviano, al primo posto si è classificato il poeta Adolfo Silveto, di Boscotrecase, Napoli, mentre al poeta Lenio Vallati di Sesto Fiorentino, Firenze, sarà conferito il premio “Napoli Cultural Classic” offerto dalla poetessa Anna Bruno, vicepresidente dell’omonima Associazione nolana. Erlinda Guida, di Frattamaggiore, Napoli, riceverà invece il primo premio per la sezione “Giovani”, mentre al giovane poeta anastasiano Raffaele Liguoro andrà il primo premio per la sezione “Autori locali”. Come sempre, infine, oggetti in rame dell’artigianato locale saranno offerti ai poeti segnalati delle varie sezioni.
La cerimonia di premiazione, alla quale tutti sono invitati, è prevista per il prossimo 18 aprile, in luogo da stabilirsi.

Giuseppe Vetromile
7/3/09

domenica 1 marzo 2009

Su Gëzim Hajdari

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Gëzim Hajdari poeta migrante

di Giuseppe Vetromile


Venerdì 27 febbraio scorso è stato presentato a Palma Campania, presso il Teatro Comunale, il poeta albanese Gëzim Hajdari. Come in precedenti occasioni, anche questo incontro è stato curato nei minimi particolari dal professor Gerardo Santella, che si prodiga davvero tanto e, dobbiamo dirlo, con successo, per la diffusione della poesia nelle scuole: una poesia che sia viva, attuale, e che serva anche a scoprire e indagare nei risvolti più intimi del mondo, della società e della storia civile.I ragazzi, gli studenti, sempre numerosi e interessati in questi incontri, sono infatti, così, stimolati a scoprire cosa veramente possa dirci e darci la Poesia, cosa essa possa velare, o meglio svelare, del mondo di un uomo, delle sue radici, della sua storia.Ed è una poesia universale, quella che va proponendo Gerardo Santella ai suoi studenti, a tutti gli studenti e a tutti gli amanti di questa grande arte, tanto è vero che questo incontro è stato dedicato ad un poeta albanese: Gëzim Hajdari. Gëzim non è un poeta qualunque, né tantomeno un poeta della domenica, che scrive versi melanconici sognando il proprio luogo d’origine. E’ invece un letterato che scrive i suoi testi direttamente in italiano, per dimostrare anche che il luogo della poesia è il mondo intero, che i riferimenti, come ha anche bene illustrato uno dei relatori, Enzo Rega, possono essere costituiti dalle sorgenti e non proprio dalle radici, che c’è bisogno di interazione e non tanto di integrazione, perché ogni uomo deve proporsi all’altro nel rispetto della propria e dell’altrui cultura; mentre, viceversa, l’integrazione non fa che appiattire se non cancellare la cultura minoritaria.Ed è per questo che Gezim canta esule e migrante le proprie poesie, non nascondendo un certo nostalgico rammarico nei confronti della sua patria che non l’ha saputo accogliere e ben riconoscere, ma anche forte di una ricchezza umana e culturalmente aperta ad ogni orizzonte.Ottimi i due relatori, Enzo Rega e Gaetano Romano di Metart, i quali si sono soffermati a lungo e in dettaglio sull’opera complessiva del poeta albanese.
Gëzim Hajdari è autore di numerose raccolte poetiche e di libri di viaggio. La sua attività letteraria si svolge all'insegna del bilinguismo, in albanese e in italiano.Ha pubblicato: Erbamara, Antologia della pioggia, Ombra di cane, Sassi controvento, Corpo presente, Stigmate, Spine nere, San Pedro Cutud: viaggio negli inferi del tropico, Maldiluna, Poema dell'esilio, Muzungu: diario in nero, Peligòrga. Dal 1992 vive come esule in Italia.



GIUSEPPE VETROMILE



Quanto siamo poveri.


Io in Italia vivo alla giornata,


tu in patria non riesci a bere un caffé nero.



La nostra colpa: amiamo,


la nostra condanna: vivere soli


divisi dall'acqua buia.




Ritornerò in autunno come Costantino,


tu nelle colline natali hai già raccolto l'origano


che porterò con me nella stanza ancora sgombra.




Ora vivo al posto di me stesso


lontano da quella terra che impietosamente


divora i propri figli



(Gëzim Hajdari da: Poesie scelte, 1990-2007)



http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com/2009/02/gezim-hajdari-un-poeta-migrante.html