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mercoledì 11 luglio 2012

Cantalupo nel Sannio (IS): mostra “Controventi Mediterranei”


Alla Saletta dell’Asilo Comunale
di Cantalupo nel Sannio (IS)
mostra “Controventi Mediterranei”,
curata da Maurizio Vitiello,
con opere recenti di:
Rolando Attanasio, Lucia Buono, Alfredo Celli,
Carlo Cottone, Maria Pia Daidone, Umberto Esposti,
Lucio Gacina, Franco Lista, Luciana Mascia,
Nino Perrone, Achille Quadrini, Myriam Risola.


Domenica 22 Luglio 2012, ore 18.30, alla Saletta dell’Asilo Comunale, Via Fiume, 1, 86092 Cantalupo nel Sannio (IS) sarà inaugurata la mostra, curata dal sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, “CONTROVENTI MEDITERRANEI” con dodici opere recenti di Rolando Attanasio, Lucia Buono, Alfredo Celli, Carlo Cottone, Maria Pia Daidone, Umberto Esposti, Lucio Gacina, Franco Lista, Luciana Mascia, Nino Perrone, Achille Quadrini, Myriam Risola, qualificati operatori e brave artiste provenienti dal Molise, Campania, Puglia, Abruzzo, Lombardia, Lazio.
L’esposizione resterà aperta sino a Sabato 28 Luglio 2012, dalle ore 18:00 alle ore 20:00.

Scheda della mostra “Controventi Mediterranei”, a cura di Maurizio Vitiello:

“Controventi Mediterranei” rilancia un segnale, seppur minimo, di verifica dello stato dell'arte in Italia.
E' un incontro tra artisti, apprezzati, e artiste, di profondo sentimento, di diverse aree geografiche italiane - Molise, Campania, Puglia, Abruzzo, Lombardia, Lazio -, con opere recenti, in tecnica mista, di vitale qualità: Rolando Attanasio, Lucia Buono, Alfredo Celli, Carlo Cottone, Maria Pia Daidone, Umberto Esposti, Lucio Gacina, Franco Lista, Luciana Mascia, Nino Perrone, Achille Quadrini, Myriam Risola.
Riuscire a inizio estate ad assemblare questa rassegna d’arte contemporanea, che vede insieme dodici presenze artistiche con relative recenti dodici opere d’arte realizzate con diversi codici linguistici, vuole essere un ulteriore contributo di verifica dello stato dell’arte italiano.
L’esposizione “Controventi Mediterranei” incapsula e integra sensi mediterranei" di artisti e di artiste, di tutto rispetto, di varie località italiane e con all’attivo tante personali, molte collettive e diverse rassegne, di grande importanza, sino a “La Biennale” di Venezia.
Istanze, aperture, tensioni, lieviti, esiti, palpiti e risultati di ricerche vivono nelle loro opere l’urgenza e la necessità di confrontarsi.
Questi artisti e queste artiste, di tono e di qualità, da molti anni sulla scena artistica nazionale, e non solo, differenti per caratteri, offrono un serio ventaglio di misurate declinazioni del linguaggio plastico e pittorico contemporaneo.
Attuali direttive di molteplici modalità espressive convergono per manifestare attendibili presenze e per determinare una possibile misurata ricognizione.
Questi artisti e queste artiste con lavori di ricerca, seriamente conosciuti e ampiamente riconosciuti, sostengono un contemporaneo visivo di temperamento euro-mediterraneo e attivano, così, oggi, una prova espositiva per alimentare, in fondo, una resistente apertura futura.
Bisogna sottolineare che la creatività nel Mezzogiorno risulta sempre in crescita e i risultati delle varie indagini in campo hanno bisogno di luoghi di confronto per eventuali dibattiti.
La “location”, libera, offerta da Cantalupo nel Sannio permette di corroborare la conoscenza di percorsi artistici e di fissare l'attenzione su interessanti indagini linguistiche.
La filosofia di quest'incontro, improntato al confronto di stili, permette alla zona molisana di poter recepire un momento squisitamente visivo-culturale, mentre all'orizzonte si tratteggiano ulteriori spunti per scambi aggreganti di nuovi progetti.
In questa mostra s’incontrano vari vissuti; nelle opere si riflettono attraversamenti memoriali; difatti, nelle cognizioni artistiche che s’inoltrano la memoria è recepita come fondo d’avvio, mentre passaggi diaristici rafforzano un campo di profili evocativi, aggettanti, risonanti.
Alza il livello qualitativo la metabolizzazione di estremi, quelli epocali e quelli intimistici, quelli sociali e quelli domestici; ogni artista delimita un proprio ambito di ricerca, finitimo agli altri; le rispondenze estetiche squillano e si specchiano, movimenti e intrecci rafforzano congetture e rimandi.
L’incontrarsi è vivificare la comunicazione, rinvigorire il sentire comune.
Fermare la memoria per assicurarla come testimonianza del vissuto e sommare anche la pronuncia diaristica permette di regolare passato e presente per graffiare il futuro; e sembrano scattare altri possibili incontri.
Quest’esposizione è un meeting di paralleli segni incisi e di espressioni raccolte sul “fil rouge” del ricordo, associato e spinto dalla voglia di andare oltre le leggi dell’uomo per avvicinarsi, invece, a quelle sagge della natura e questa doppia declinazione del motivo del ricordo si pone come un’interpretazione più liberale per captare movimenti e gesti, ciò che ci circonda o ciò che ci abbraccia.

Con viva preghiera di cortese pubblicazione e sollecita diffusione. Grazie!


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