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domenica 16 ottobre 2011

Lauro (Avellino): presentazione del libro di Giuseppe Buonfiglio




Sabato 22 ottobre p.v., con inizio alle ore 17,00, nella splendida cornice della Sala d’Armi del Castello Lancellotti a Lauro (AV), in collaborazione con la Pro Lauro e con i Gruppi Archeologici d’Italia- Sezione di Avella/Vallo di Lauro, si presenterà il volume di

Giuseppe Buonfiglio,
 L’Antica Terra di Lauro tra leggenda e storia
edito dalla Pro Loco Taurano col contributo della Presidenza del Consiglio Provinciale di Avellino e dei Comuni del Vallo di Lauro

L’interessante e puntuale lavoro è frutto di una ricerca accurata che ha investigato molti documenti inediti e si avvale di una ricca bibliografia spesso arricchita di suggestive interpretazioni.
La storia del Vallo viene infatti ri-letta dalla preistoria con una inedita ricostruzione dei fatti, acutamente messi in luce come si addice ad un cultore di storia che ama la sua terra non meno che la verità.
La ricerca di forte valenza, quindi, testimonia il mio legame profondo con l’ Antica Terra di Lauro.
Interverranno alla presentazione del volume:
Pasquale Colucci, presidente Associazione culturale “Pro Lauro”
Vincenzo Alaia, Presidente del Consiglio Provinciale di Avellino
Generoso Picone, Responsabile Redazione “il Mattino” di Avellino
Francesco Barra, Ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Salerno
Angelo Calabrese, critico e saggista

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L’AUTORE

Giuseppe Buonfiglio vive a Taurano (AV), dove è nato nel 1948. Ha conseguito la laurea in Lettere presso la “Federico II” di Napoli, discutendo la tesi su “Il potere politico-amministrativo in provincia di Avellino (1938/1943)”, di cui è stato relatore lo storico prof. Giuseppe Galasso.
Abilitato in Italiano e Storia, è attualmente in quiescenza.
Giornalista-pubblicista (1980), già socio della Associazione Nazionale Italiana Esperti Scientifici del Turismo (ANIEST), si interessa da sempre di storia locale e di problematiche riguardanti la promozione turistica e la valorizzazione dei beni culturali. Ha collaborato a quotidiani storici regionali (Il «Mattino» di Napoli, il «Roma») e provinciali («Irpinia Oggi»); ha diretto l’Ufficio Stampa della Comunità Montana «Vallo Lauro-Baianese» (1989/94) e vari periodici («Il Territorio»;«Il Pianeta Handicap»;«Insieme»); è stato responsabile del Laboratorio di Giornalismo e del giornale «Ci Siamo anche noi» dell’ITCG “Rossi Doria” di Marigliano (2000/ 2010).
Attualmente collabora ai periodici «Il Meridiano» e «Il Vallo»; alle riviste «Clanius» e «Vicum».
Autore di varie pubblicazioni quali:
*      Comunità Montana Vallo di Lauro Baianese -Guida turistica Tempi Moderni, Napoli, 1981;
*      Convento San Giovanni del Palco–Guida Storico-Artistica, Tip. C. Ferrara, Domicella, 1986
*      …passeggiate lauretane”…- Guida Storico-turistica (1988), Tip. C. Ferrara, Domicella, 1988  - Testo adottato dalla scuola Media “B. Croce” di Lauro
*      La Rabbia di campare, Raccolta di poesie, C. Ferrara, Domicella, 1994;
*      Taurano: i luoghi dello spirito, in collaborazione con Mons. Rocco Napolitano Tipolitografia C. Ferrara, Domicella,1999;
*      Catalogo delle Cinquecentine, Biblioteca Conventuale di S. Giovanni del Palco- Tipolitografia C. Ferrara, Domicella,1999;
*      Il desiderio e la regola” storie e memorie del Vallo, Tipolitografia C. Ferrara, Domicella, 2001- Premio Internazionale “Giovi” Salerno.
*      la Chiesa Assunta di Taurano tra passato e futuro – Guida storico-artistica, Centro Stampa Ferrara, Domicella, 2006;
*      Guida turistica di Taurano,  Centro Stampa Ferrara, Domicella, 2010;
*      fore regno- Ritrovando Taurano Emigrante- Centro Stampa Ferrara, Domicella, (2007);
*      L’Antica Terra di Lauro tra leggende e storie, Centro Stampa Ferrara, Domicella, 2010.

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“L’Antica terra di Lauro….” riflessione del critico prof. Pasquale Moschiano.

Da diversi anni, studiosi del Vallo di Lauro, sono dediti alla ricerca storico- letteraria - artistica-tradizionale del proprio territorio.
Ricerca appassionante, costante con risultati che ne consolidano ed accrescono il panorama storiografico.
Così la recente opera del Prof. Giuseppe Buonfiglio “La Terra di Lauro”.
Testo voluminoso che percorre millenni di vita da cui affiorano episodi legati alle origini della civiltà della nostra terra. In esso l’Autore indaga scoprendone fatti, figure e inedite notizie ricavate da fonti documentali, pur dando spazio al mito, spazio con funzione sacrale, sorto da immemorabili tempi, quando l’immaginazione, l’ingenuità dell’uomo prevalevano sulla razionalità. Un itinerario in cui la storia non disdegna la poesia. Tuttavia una storia non sempre facile a definirsi quella del Vallo di Lauro, territorio intermedio tra l’ager nolanus e lembo dell’Irpinia. Che ha subito nei secoli varie civiltà, quella degli Ausoni, la sannitica, la romana, longobarda ecc., per non dire poi della sua aggregazione amministrativa a Terra di Lavoro in tempi più vicini, disgiunto in seguito per essere collegato ad Avellino non ignorando che nella natura del cittadino valligiano c’è poco o nulla sia dell’irpino originale, né del partenopeo.
Di fronte a tanta diversità e assimilazioni etnico-culturali vissute dal territorio si è abilmente districato il Prof. Buonfiglio, selezionando attentamente la vastità della materia dandoci così una visione lineare delle epoche nonostante gli aspri sentieri della nostra storia. Opera peraltro utile non soltanto al comune lettore che vuole aggiornarsi sulla cultura d’ambiente, ma anche a quanti volessero dedicarsi ad uno studio di approfondimento, vi troverebbero un po’ di tutto, bastante ad aprire la via alle varie sezioni della ricerca in quanto è da ritenersi opera-guida e con specifiche indicazioni bibliografiche.
A conclusione di questi pensieri si è soliti riflettere poi sulla personalità dell’Autore, sulle motivazioni che lo hanno spinto ad affrontare sì nobile lavoro. Ebbene senza esitare penso alla “passione”, ma non come una semplicistica e frettolosa espressione buttata giù come per dire qualcosa. È il caso invece di intendere qui il termine non solo nel suo significato di ardore, di entusiasmo, ma di tormento, di faticosa sofferenza dell’anima che non danno tregua all’autore finché non raggiunga il prefisso fine. E penso che tra le doti possedute da Buonfiglio, quella particolarmente messa in luce sia proprio la passione, la fondamentale caratteristica della personalità dell’ Autore, orientata verso la devozione della propria terra, devozione che non va confusa col cosiddetto campanilismo. Essa invece è nell’etica dello studioso della civiltà del popolo cui appartiene ed è religione, nonché richiamo a civico dovere.

Pasquale Moschiano
Lauro, 30-9-2011

Congratulazioni ed Auguri


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