Ricordato nel suo paese, Palma Campania, in provincia di Napoli, in occasione dell'anniversario della nascita, il filosofo Vincenzo Russo (1770-1799), tra gli artefici della Repubblica napoletana del 1799. Con riferimenti a Rousseau e a Platone, immaginò una repubblica di eguali capaci di autogoverno: una serie di piccole città (in stretto rapporto con la natura) raccordate in una "Società universale", in grado di realizzare quella Pace perpetua di cui, in quegli stessi anni, parlava anche il filosofo tedesco Immanuel Kant.
da Vincenzo Russo, I pensieri politici (1798):
"Ho conosciuto l’uomo corrotto; ma ho pur meditato la natura delle sue facoltà, ed ho studiato i mezzi che potrebbero ricondurlo alla sua dignità vera. [...]
Io non ho volta la mente né alle antiche repubbliche né alle moderne, non alle nuove, non alle vetuste legislazioni: ho consultato nelle cose stesse la verità".
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