... Il Bossi, poi, completava il suo delirio, con il ribadire l'ostracismo per gli insegnanti meridionali nel Nord Italia. Ebbene, non ricorda, il senatùr, che una volta erano gli insegnanti settentrionali a emigrare al Sud, allora poco scolarizzato e quindi privo di classe docente, in cerca di lavoro, per poi tornare a casa propria, messo insieme il punteggio necessario?
E poi lo sa - come lo sa il sottoscritto che per più di un decennio ha insegnato, volentieri e trovandosi bene, in Lombardia - che i settentrionali, i suoi padani, amano poco l'insegnamento in quanto lavoro mal retribuito avendo lì altre possibilità occupazionali ("eh, voi meridionali cercate il posto fisso", dicevano i miei simpatici, cordiali e affettuosi padroni di casa di Villastanza di Parabiago: ma senza un posto fisso, e statale magari, per noi era impossibile mantenersi, non avendo lì una famiglia alle spalle)...
E poi lo sa - come lo sa il sottoscritto che per più di un decennio ha insegnato, volentieri e trovandosi bene, in Lombardia - che i settentrionali, i suoi padani, amano poco l'insegnamento in quanto lavoro mal retribuito avendo lì altre possibilità occupazionali ("eh, voi meridionali cercate il posto fisso", dicevano i miei simpatici, cordiali e affettuosi padroni di casa di Villastanza di Parabiago: ma senza un posto fisso, e statale magari, per noi era impossibile mantenersi, non avendo lì una famiglia alle spalle)...
p.s. e ci piace poi ricordare il milanese Luchino Visconti che gira La terra trema in Sicilia o che in Rocco e i suoi fratelli si occupa di una famiglia lucana immigrata al Nord... da un lato, e, dall'altro, pensare al film di Eduardo De Filippo Napoletani a Milano nel quale si incontrano e fraternizzano, di fronte alle difficoltà del lavoro, meridionali e settentrionali
(e sembra un po' strano oggi tornare sulle due Italie)
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