La Sarajevo di uno scrittore novarese tra guerra, adolescenza e calcio
INVITO
Venerdì 1 marzo 2013, ore 18
Libreria La Talpa, viale Roma 21, Novara
Massimo Vaggi
autore del romanzo
Sarajevo novantadue
(edizioni Paginauno)
a colloquio con Roberto Cicala
“Una storia che si alterna e si intreccia al racconto dell’assedio,
come per cercare una speranza mentre tutto intorno crolla” (“La Repubblica”)
Aprile 1992, Sarajevo. Milo ha sedici anni, gioca a pallone, va a scuola e fa la corte a Lana. Ma il 4 aprile inizia l’assedio, che durerà più di ogni altro della storia, e tutto nella vita di Milo cambierà. “Sarajevo novantadue” racconta di una guerra che ha devastato la città nella quale si pensava che uomini diversi per cultura e religione avessero imparato, nei secoli, cosa significhi vivere in pace.
Massimo Vaggi nato a Domodossola nel 1957 e cresciuto a Novara, ora vive a Bologna, dove esercita la professione di avvocato. Ha pubblicato: Un silenzio perfetto (Pendragon 1996), Tu, musica divina (Interlinea 1999), Delle onde e dell'aria (Mobydick 2002), Al mare lontano (Pendragon 2005). Suoi racconti sono comparsi nelle antologie edite da AlegreSorci verdi e Lavoro vivo.
Nessun commento:
Posta un commento