Perché?

Perché questo blog?
Per chi ama ancora la galassia Gutenberg?
Per chi ha paura dell'invasività della tecnica disumanizzante?
Per chi ritiene indispensabile ancora la cultura umanistica?

Affinché la tecnica sia davvero mezzo e non fine

domenica 24 febbraio 2013

NOVARA: presentazione di "Sarajevo novantadue" di Massimo Vaggi


La Sarajevo di uno scrittore novarese tra guerra, adolescenza e calcio

INVITO

Venerdì 1 marzo 2013, ore 18
Libreria La Talpa, viale Roma 21, Novara

Massimo Vaggi
autore del romanzo
Sarajevo novantadue
(edizioni Paginauno)
a colloquio con Roberto Cicala


“Una storia che si alterna e si intreccia al racconto dell’assedio,
come per cercare una speranza mentre tutto intorno crolla” (“La Repubblica”)

Aprile 1992, Sarajevo. Milo ha sedici anni, gioca a pallone, va a scuola e fa la corte a Lana. Ma il 4 aprile inizia l’assedio, che durerà più di ogni altro della storia, e tutto nella vita di Milo cambierà. “Sarajevo novantadue” racconta di una guerra che ha devastato la città nella quale si pensava che uomini diversi per cultura e religione avessero imparato, nei secoli, cosa significhi vivere in pace.

Massimo Vaggi nato a Domodossola nel 1957 e cresciuto a Novara, ora vive a Bologna, dove esercita la professione di avvocato. Ha pubblicato: Un silenzio perfetto (Pendragon 1996), Tu, musica divina (Interlinea 1999), Delle onde e dell'aria (Mobydick 2002), Al mare lontano (Pendragon 2005). Suoi racconti sono comparsi nelle antologie edite da AlegreSorci verdi e Lavoro vivo.


Nessun commento: