Il ministro veneto Brunetta ha dichiarato che senza Calabria e Campania (ha fatto salva la Sicilia) l'Italia sarebbe il primo Paese in Europa. Credo dato opinabile questo, comunque. Brunetta dimentica però che quella parte d'Italia che sarebbe la prima senza parte del Sud è anche grazie a quella parte di Sud che ha potuto compiere il suo progresso socio-economico. Nelle città del cosiddetto triangolo industriale calabresi, napoletani, siciliani, sardi ecc. vivevano come vivono ora gli immigrati stranieri. Ciò che si costruiva a Nord veniva poi acquistato da chi poteva anche al Sud, che così era da un lato esportatore di manodopera, dall'altro importatore di merci finite. Come accadeva per le grandi potenze coloniali che avevano all'estero il proprio bacino: da lì importavano le materie prime e lì reimportavano i prodotti lavorati. Il Sud Italia ha fatto da colonia per la madrepatria settentrionale. Certe arretratezze del Sud sono colpa anche di un certo modello di sviluppo che ha avuto il nostro Paese. Sulle colpe di quel modello si sono poi inserite anche le responsabilità dei ceti dirigenti meridionali, e quindi anche - senz'altro - quelle di Bassolino e Rosa Russo Iervolino.
Tutto questo non va dimenticato, se non si fanno solo chiacchiere...
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