A Silvio Aman,
magister viarum.
1
Ritorno da Nola
Si parte da Nola mentre il sole
rasenta le muraglie e si frastaglia
fra i pali dei vigneti e in mezzo agli orti.
Nette sono le ombre e fredde ancora
le prime ore accecanti del mattino
di questa primavera ormai avanzata.
Evoco allora un soffio del favonio
e tu non mi deludi: riconosci
- come m’aspetto – Orazio. E via!
A noi ora di fronte si distende
la Campania Felice. Ma alle spalle
pesa un richiamo di ceneri infeconde
e d’impietrate lave. Riviviamo
il riverbero del forno in pizzeria
la sera prima, i ritmi intervallati
del juke-box, la commozione lieve
dei nostri versi riascoltati dentro.
Meeten Nasr
* Ricordo anch'io quella serata in pizzeria a Nola, alcuni anni fa. Non la data in particolare, ma non voglio andare a controllare. Siamo là, a mangiare insieme, di sera, dopo la lettura in libreria dei vostri versi. Non una presentazione. Era stata una conversazione, una chiacchierata tra amici. Silvio amico da anni, da quel mio arrivo in Lombardia, a Milano, nell'ottobre 1986. Meeten amico da quella sera nolana. In libreria dunque s'era parlato dei vostri libri, alternando le mie parole alla vostra lettura, in un rimando continuo. Entrando nella saletta di "Guida" con voi m'ero rilassato. Venivate da fuori, dalla pianura ai piedi dei monti giù verso il mare. E speravo di non farvi trovare il deserto: invece era pieno di gente che ascoltò interessata e coinvolta. Sono contento se questa sciagurata Campania fu per voi, quella sera, felice!
[E.R.]
1 commento:
...bella, decisamente.
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