“[La poesia] è strumento di conoscenza, ma anche di confusione e di sbandamento, di rivelazione e di improvvisa cancellazione. La parola costruisce e disunisce, ordina e capovolge. La sua natura è bifronte, imprendibile, acquatica. Osserva Eraclito: io stesso muto nell’istante in cui dico che le cose mutano”. Questo rispondeva in occasione di un’intervista, nel 2010, il poeta salernitano Mario Fresa, classe 1973.
continua a leggere:http://www.saperincampania.it/poeti-campani-mario-fresa/
Nessun commento:
Posta un commento