La copertina della prima edizione (1958) de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa |
Eugenio Scalfari su "Repubblica" attribuisce
Il Gattopardo a Luchino Visconti... dimenticando Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Riporto qui la mia riflessione stralciata da una 'conversazione' su Facebook con amici siciliani:
La gaffe di Scalfari è
imperdonabile e indice di un atteggiamento generale per cui ci si dimentica del
Sud. Il libro di Tomasi di Lampedusa è un vero capolavoro assoluto: lo dico da
non siciliano. E' stata una lettura fondamentale negli anni universitari, e
sempre. Così come è stata fondamentale la visione del film di Luchino Visconti,
che rimane un capolavoro e da allora amo quel valzer. Da un
punto di vista cinematografico, tecnicamente quella lunga sequenza è un
preziosismo (pare). Visconti è un 'gran lombardo' che ha avuto grande interesse
per il Sud, da Verga a Tomasi di Lampedusa, passando dai lucani 'Rocco e i suoi
fratelli'. Tornando al "Gattopardo", tuttavia, sempre da non
siciliano - che ha sposato la Sicilia - preferisco però la visione più cruda dei
"Vicerè'" di De Roberto (altro grande capolavoro) a quella in fondo
conciliante con certa aristocrazia (seppure illuminata) come quella del
principe di Salina...
La scena del ballo da Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963) |
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