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domenica 3 agosto 2014

Scalfari attribuisce "Il Gattopardo" a Visconti e dimentica Tomasi di Lampedusa

La copertina della prima edizione (1958) de
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Eugenio Scalfari su "Repubblica" attribuisce 
Il Gattopardo a Luchino Visconti... dimenticando Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Riporto qui la mia riflessione stralciata da una 'conversazione' su Facebook con amici siciliani:


La gaffe di Scalfari è imperdonabile e indice di un atteggiamento generale per cui ci si dimentica del Sud. Il libro di Tomasi di Lampedusa è un vero capolavoro assoluto: lo dico da non siciliano. E' stata una lettura fondamentale negli anni universitari, e sempre. Così come è stata fondamentale la visione del film di Luchino Visconti, che rimane un capolavoro e  da allora amo quel valzer. Da un punto di vista cinematografico, tecnicamente quella lunga sequenza è un preziosismo (pare). Visconti è un 'gran lombardo' che ha avuto grande interesse per il Sud, da Verga a Tomasi di Lampedusa, passando dai lucani 'Rocco e i suoi fratelli'. Tornando al "Gattopardo", tuttavia, sempre da non siciliano - che ha sposato la Sicilia -  preferisco però la visione più cruda dei "Vicerè'" di De Roberto (altro grande capolavoro) a quella in fondo conciliante con certa aristocrazia (seppure illuminata) come quella del principe di Salina...

La scena del ballo da Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963)



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