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giovedì 15 agosto 2013

Il viaggiatore Giorgio Manganelli



"Viaggiare insegna che tutti gli uomini sono uguali; viaggiare insegna che tutti gli uomini sono diversi. Ho appena finito di rileggere il Milione, e ho imparato che tutti gli uomini sono fratelli e sono incomprensibili. Non si viaggia tra cose, palazzi, montagne, si viaggia tra uomini; ognuno nasconde itinerari, labirinti, parla con sé nei propri sogni una lingua che non comprendiamo, ma di cui cogliamo le strane, struggenti modulazioni".

Giorgio Manganelli, Cina e altri Orienti, Adelphi, 2013, p. 208



3 commenti:

Rita Pacilio ha detto...

La vita è sempre ripercorribile: le strutture delle sue vie sono simili, ma non sovrapponibili. Ognuno di noi è più biografie fatte di incongruenze, fallimenti, sacrifici, devastazioni, gioie e amori. Dovremmo conoscerci e riconoscerci, dunque! Eppure siamo indecifrabili, anche a noi stessi, se non impariamo a percorrerci, attraversci e ad attraversare gli altri. Che sia questo un altro compito della poesia stessa?
Buon ferragosto a tutti!
Rita Pacilio

Enzo Rega ha detto...

Sì, si tratta di un viaggio anche dentro di noi, tra i tanti io che ci costituiscono, a volte stranieri tra loro

Anonimo ha detto...

Come di solito, Enzo Rega non cerca,ma trova, questa volta la citazione che può essere il vangello secondo Manganelli del viaggiatore...Sono sempre più convinto che la verità sull'uomo e sul mondo la colgono in maniera assoluta il Nostro Signor Gesù Cristo (via, verità e vita) e i poeti...