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domenica 4 dicembre 2011

Putin puo' perdere la maggioranza


UNA BELLA NOTIZIA DA REPUBBLICA.IT


ELEZIONI

Putin puo' perdere maggioranza Duma
Fermate 20 persone, chiusa la Piazza Rossa

Il partito del premier è sceso dal 64% delle consultazioni del 2007 a sotto il 50%, a spoglio ancora in corso. Grande risultato di comunisti e liberali. E il primo ministro afferma: "Restiamo leader". Centinaia di manifestanti bloccati dalle forze dell'ordine anche a San Pietroburgo


MOSCA - Crolla il partito di Vladimir Putin: Russia Unita resta primo, ma in netto calo dei consensi, con 48,5% contro il 64% del 2007. Il partito del premier otterrebbe 220 seggi su 450 contro i 315 delle precedenti legislative, perdendo la maggioranza della Duma. Se questi risultati fossero confermati, Russia Unita, avendo perso la maggior parte dei due terzi, non potrebbe modificare da solo la Costituzione. I comunisti del Kprf prendono il 20,25%, il Partito liberale democratico di Vladimir Zhirinovskij il 13,44% e Russia Giusta il 13,36%. Moltissime le denunce dei brogli, ma per la commissione elettorale e il suo presidente Churov il voto "è valido".



"Gli elettori hanno consentito al partito Russia Unita di mantenere la posizione di leader nel Paese, potremo garantire lo sviluppo stabile del Paese", sono state le parole del premier ai primi risultati del voto legislativo, nella sede del partito di cui è laeder.



Boris Gryzlov, presidente del partito, ha rivendicato la vittoria: ''Noi pensiamo che la cosa più importante sia che abbiamo vinto e io voglio congratularmi con voi per questo'', ha detto Gryzlov come primo commento. "Il partito si è comportato bene. Il partito rappresenta il 50% della popolazione: è un risultato di democrazia reale", ha detto il presidente russo Dmitri Medvedev. "Le elezioni hanno confermato che Russia Unita ha il diritto morale di continuare sul corso scelto". 



Sempre secondo i dato dell'exit poll, raddoppiano quasi i comunisti 


e il partito di centro sinistra 'Russia Giusta', che passano rispettivamente dall'11,57 al 19,8% e dal 7,7% al 14,1%. Cresce, anche se non come gli altri due, il partito liberaldemocratico dell' ultranazionalista Vladimir Zhirinovski, che aveva puntano sulla carta nazionalista: secondo gli exit poll, passerebbe dall'8,1% del 2007 all'11,4% (Vtsiom) o al 13,2% (Fom).



Tensione e arresti nel corso della giornata elettorale 1 in Russia. Oltre alle pressioni sulla stampa e cyber-attacchi 2a siti indipendenti, ci sono state proteste e arresti.


In Parlamento solo i quattro partiti già presenti.  Secondo in primi dati degli exit poll, nella Duma entrano solo i quattro partiti già presenti: Russia Unita, il partito comunista (Kprf), i liberaldemocratici (Ldpr) e Russia Giusta, che supera il partito di Vladimir Zhirinovski. Fuori gli altri tre partiti in lizza, che non hanno superato lo sbarramento del 7%: secondo l'exit poll di Vtsiom, Iabloko è al 4,17%, Giusta Causa all'1,10% e i Patrioti della Russia allo 0,90%.



Manifestazioni e proteste. Nel centro di Mosca non è mancata una manifestazione non autorizzata, dove l'opposizione extraparlamentare era in numero ben inferiore alle forze dell'ordine. Sono più di 20 gli arresti: sia del "fronte di sinistra" di Sergei Udaltsov, che aveva promesso una dimostrazione non autorizzata nella piazza del maneggio, sia di Eduard Limonov i cui sostenitori, invece, dovevano riunirsi in piazza del Trionfo. "La polizia ha poi chiuso la piazza Rossa e non si poteva passare neppure attraverso la piazza del Maneggio, poco distante" dice un testimone sul posto. Secondo la portavoce del "fronte di sinistra" Anastasia Udaltsova gli agenti arrestavano le persone già prima che prendessero parte alla manifestazione, direttamente in metropolitana. Per garantire la sicurezza per le elezioni è stato dislocato un numero record di agenti di polizia: 51.500.





4Disordini a San Pietroburgo. Anche a San Pietroburgo la polizia "ha fermato i partecipanti alla manifestazione organizzata al Gostini Dvor", ossia in centro, riporta l'agenzia Ria Novosti. "Altre 170 persone sono state fermate tra Mosca e San Pietroburgo mentre partecipavano a manifestazioni non autorizzate per protestare contro le elezioni legislative di oggi, ritenendole una "farsa".






Partita truccata.  "Questo è un gioco senza regole, una partita truccata", "non chiamatele nemmeno elezioni", ha commentato il campione di scacchi Garry Kasparov a proposito delle elezioni legislative in Russia: "Sappiamo già tutti che le cifre che ci verranno lette in tv non avranno niente a che fare con la volontà degli elettori russi". "Brogli - prosegue - è una parola generica che non rende l'idea. Qui c'è un misto di tecnologia, furbizia contadina, cinico speculare sull'ignoranza". "Disgustato", ma l'ex campione di scacchi, oggi attivista, non si arrende - "attraverso internet noi del movimento Solidsrnosy invitiamo la gente a non partecipare a questa farsa" - convinto che "un po' di indignazione" presto si vedrà anche in Russia. "Qualcosa di serio - dice - scatterà nel 2013". Anche il partito comunista russo denuncia "massicce" irregolarità e violazioni nel voto per l'elezione
della nuova Duma, la camera bassa del parlamento di Mosca. "Le infrazioni hanno avuto un carattere massiccio e sistematico", accusa sul suo sito il partito, che si conferma seconda forza alla Duma. Nei giorni scorsi aveva più volte ammonito il partito di maggioranza Russia Unita, sostenendo che una situazione di brogli diffusa avrebbe portato a uno scenario "peggio che in Egitto".



Impedito l'accesso a osservatore italiano. Durante lo svolgimento delle votazioni, è stato impedito l'ingresso a un seggio nel centro di Mosca all'onorevole Andrea Rigoni, membro della delegazione di osservatori del Consiglio d'Europa. Lo riferisce lo stesso deputato."Dopo essermi identificato come osservatore all'ingresso di un seggio tra Lubujanka e la piazza Rossa - spiega Rigoni - gli agenti alla porta hanno impedito l'ingresso alla mia interprete, di fatto rendendo inutile la mia presenza lì. Non parlando russo infatti non ho potuto fare domande a nessuno degli scrutatori". "Si è trattato di un divieto camuffato da velata dissuasione", ha aggiunto il deputato, che ha già monitorato le ultime elezioni per il rinnovo della Duma nel 2007. "Rispetto a quattro anni fa - conferma Rigoni - il clima generale è molto più teso e l'affluenza finora molto più bassa: secondo dati delle 17 (14 ora italiana) ci aggiravamo intorno al 41%, 14 punti percentuali in meno rispetto alla stessa ora del 2007", ha notato il deputato, il quale ha passato la giornata, visitando seggi a Butovo, periferia di Mosca, dove "il voto si è svolto in modo regolare".
(04 dicembre 2011)


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