citazioni
"Felice guardava il temporale dietro i vetri della finestra, nella casa, o tana, in cui aveva continuato ad abitare. Non aveva acceso la luce. Dinanzi ai suoi occhi, la mappa della città si delineava, ancora una volta, come un'immensa lacera bandiera abbattuta sulle viscere dei vicoli, sulle piazze, sulle antiche voragini sparse tra cripte, angiporti, fabbriche, case, fino al mare che, laggiù, batteva contro gli scogli".
Luigi Compagnone, L'ultimo duello, Rusconi 1987
Una Napoli innominata e spettrale che assomiglia - anche nell'allucinata vicenda - a certe innominate città di un Saramago sulle quali si rovescia un inspiegabile nefasto incantesimo.
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