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mercoledì 30 novembre 2016

Francesca Bellino a Radiotre ricorda Alfonso Gatto

Alfonso Gatto, omaggio a 40 anni morte con ciclo di TreSoldi

da REPUBBLICA - Napoli
25 novembre 2016



A 40 anni dalla morte, l'8 marzo del 1976, viene reso omaggio al poeta Alfonso Gatto con il ciclo di TreSoldi, curato dalla giornalista e scrittrice Francesca Bellino, in onda su Radio3 dal 28 novembre al 2 dicembre alle 19.50.
"Salerno e il poeta con la valigia - Alfonso Gatto nella sua città" ci riporta alle origini della poesia di Gatto nata nel rione Fornelle, a Salerno, "in una stanza diroccata" a pochi passi dal mare. E da qui comincia il viaggio nella storia che da Salerno, città da cui Gatto si è sentito costretto a partire a 20 anni come "tutti i giovani d'immaginazione e di fantasia del Sud", ha portato il poeta in tante città, da Napoli a Milano, Firenze, Roma.

Fra i maggiori esponenti dell'ermetismo italiano, scomparso in un incidente stradale, Gatto ha fatto lunghi soggiorni anche a Venezia e ha viaggiato tra la Sicilia, la Sardegna e diversi paesi stranieri, ma Salerno ha sempre rappresentato la sua patria, quel luogo ancestrale da cui "voler partire e voler restare insieme".

Tra le voci raccolte alle Fornelle, rione popolare tra i più antichi della città, troviamo l'artista Pino Roscigno, in arte Greenpino, e il poeta Valeriano Forte, direttore artistico e direttore progettuale dell'iniziativa, ma anche quelle degli abitanti del rione, di chi guida i turisti curiosi di passaggio per Salerno per il suo tirocinio all'Università come Mario Venezia, di giovani poeti come Alfredo Mercurio che hanno fatto tesoro dell'eredità di Gatto, di giornalisti come Marcello Napoli che custodisce vecchie fotografie in bianco e nero del poeta mai esposte.

Nel documentario anche le voci di esponenti della famiglia Gatto, dal nipote Filippo Trotta, figlio della primogenita del poeta, Paola, e oggi presidente della Fondazione Alfonso Gatto, alla nipote Maria Teresa, figlia di Nicola, primo fratello del poeta. E poi la sua famiglia simbolica, ossia il gruppo di giovani che nel 1963 lanciò la proposta di un riconoscimento pubblico al poeta di Salerno accolta dal sindaco dell'epoca, Alfonso Menna, diventati suoi amici fedeli nell'ultima parte della sua vita. Sono Lelio  Schiavone, direttore della Galleria d'arte Il Catalogo, il pittore Mario Carotenuto e il medico Bruno Fontana che ci dona una poesia inedita di Gatto, senza titolo, scritta il 19 gennaio 1969 nello suo studio mentre il medico lo ritraeva.



E, infine, tra i giovani che hanno valorizzato l'eredità di Gatto si incontrano anche i musicisti brasiliani Moreno Veloso, figlio di Caetano, e Pedro Sà, che hanno portato in musica alcune sue poesie tradotte in portoghese.


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