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Affinché la tecnica sia davvero mezzo e non fine

giovedì 26 luglio 2012

Siracusa: Not'Art Galleria - vernissage "La pittura indossata"



NOT'ART GALLERIA
SIRACUSA
Piazza San Giuseppe 31
(Ortigia)

27 luglio 2012 - ore 19
vernissage
La pittura indossata

lunedì 23 luglio 2012

Bellinzona: Babel Festival 2012


Babel Festival, 13-16 settembre 2012
Oltre i confini della parola /
                                   Beyond the word's boundaries

    Accanto al programma letterario «La parola oltre i confini», c'è «Oltre i confini della parola», programma che propone un intricato percorso di traduzioni tra i diversi linguaggi artistici.
    Besides the literary program «The word beyond boundaries», there is «Beyond the word's boundaries», a program that proposes an intricate path of translations connecting the different artistic languages.
 
concerto
concerto / concert
    
Il sanatorio all'insegna della clessidra del Bester Quartet
vertiginosa interpretazione tra klezmer e jazz del capolavoro di Bruno Schulz composta per il quartetto da John Zorn
    Bester QuartetHourglass Sanatorium
a tantalizing project on Bruno Schulz’s masterpiece composed by John Zorn
cineBabel
cineBabel
  
  I colori della passione, di Lech Majewski
e la rassegna di giovane cinema polacco
    Lech Majewski's The Mill and the Cross
and a program of young polish cinema
artBabel
artBabel
  
  esposizione di manifesti cinematografici e teatrali polacchi, proiezione di Street of Crocodiles dei Brothers Quay
e le poesie visive di Lech Majewski
    exhibition of polish cinema and theatre posters, screening of The Brothers Quay's Street of Crocodiles
and the Visual Poems of Lech Majewski
Babel ha appena vinto il premio «Lo Straniero» 2012 / 
                                                      Babel has just won the 2012 «Lo Straniero» Prize
Vai agli articoli di Repubblica e del Corriere della Sera
 
<< Babel è un singolare festival di letteratura diverso dai luna-park abituali, da Torino a Mantova a ogni dove, dalle passerelle di divi e divetti in cui finiscono per confondersi anche personaggi di tutto rispetto. Il “festival della traduzione” di Bellinzona permette di incontrare ogni anno i migliori rappresentanti della cultura di un paese e di confrontarsi con loro direttamente, in un ambiente quieto e civile, secondo modalità che sono da seminario e non da società dello spettacolo. Ideato e animato da Paolo Agustoni, Vanni Bianconi, Matteo Campagnoli e altri validi collaboratori, Babel riserva ogni anno, ogni anno un paese diverso, delle conferme e delle sorprese che ci fanno certi, nonostante le delusioni che chi si occupa di letteratura ha subito in questi decenni, che esistono ancora scrittori e lettori vivi, intelligenti >>.
 





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giovedì 12 luglio 2012

Premio Prata 2012: un resoconto di Stefania Marotti




Premio Prata: Un incontro tra arte e spiritualità
di Stefania Marotti


Un incontro tra arte e spiritualità, nel suggestivo scenario dell’Arcibasilica Paleocristiana dell’Annunziata. La magia del VI Premio Prata, curato nei minimi dettagli, anche coreografici, grazie alla dedizione ed alla capacità organizzativa della presidente Antonietta Gnerre, del suo vice Armando Galdo, del direttore artistico Alfredo Petrillo, con la collaborazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Tenneriello, è nell’incontro tra la bellezza delle diverse espressioni artistiche. Musica, poesia, letteratura, fotografia, cinema, saggistica, in una felice ed efficace sintesi, per la riscoperta del patrimonio immateriale di un territorio e delle sue caratteristiche. La Valle del Sabato, con la sua storia, le bellezze naturali e paesaggistiche, diventa protagonista di un evento di richiamo internazionale, citato dalle riviste dell’UNESCO per la sua naturale attitudine all’etica ed all’estetica del messaggio letterario ed artistico, che si trasforma in introspezione e ricognizione degli elementi antropologici di una comunità nei secoli. “Comunicare la cultura, saperla rendere accessibile, migliora la sensibilità del tessutosociale” ha affermato il prof. Luigi Fontanella, vincitore del Premio per “La Poesia in Italia”. Il successo della manifestazione è proprio nel dialogo tra le arti: la scrittura, nella sua migliore espressione narrativa, la saggistica, la poesia, la fotografia (con la mostra “Corrispondenze. Visioni e versi per questo luogo”, nata da un’idea di Danilo Balducci e Rino Bianchi), il cinema, la satira, la musica, la cronaca giornalistica si fondono in uno straordinario racconto diesperienze e di emozioni.  Con la raffinata conduzione di Gigi Marzullo e l’accoglienza di un pubblico nutrito e partecipe, il “PremioPrata” è riuscito a trasmettere l’importanza ed il valore della proposta culturale per l’integrazione sociale e la tutela della legalità, in un’atmosfera dal calore intimistico, che ha lasciato il segno fin dalla sua prima edizione di sei anni fa. Una rassegna internazionale che rinsalda l’anelito spirituale, in un luogo dove tanti martiri, come S. Ippolisto, trovarono rifugio, per sfuggire alle persecuzioni subite a causa della loro fede e dei loro ideali. Per queste connotazioni straordinarie, il “Premio Prata” si è conquistato un suo spazio nel panorama artistico internazionale, con la consegna di prestigiosi riconoscimenti ai migliori esponenti della cultura e della istituzioni, come il giudice Carlo Grillo, esperto ambientalista di fama europea. Così, le arti diventano indispensabili per la promozione sociale e per la rinascita di una comunità

mercoledì 11 luglio 2012

Cantalupo nel Sannio (IS): mostra “Controventi Mediterranei”


Alla Saletta dell’Asilo Comunale
di Cantalupo nel Sannio (IS)
mostra “Controventi Mediterranei”,
curata da Maurizio Vitiello,
con opere recenti di:
Rolando Attanasio, Lucia Buono, Alfredo Celli,
Carlo Cottone, Maria Pia Daidone, Umberto Esposti,
Lucio Gacina, Franco Lista, Luciana Mascia,
Nino Perrone, Achille Quadrini, Myriam Risola.


Domenica 22 Luglio 2012, ore 18.30, alla Saletta dell’Asilo Comunale, Via Fiume, 1, 86092 Cantalupo nel Sannio (IS) sarà inaugurata la mostra, curata dal sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, “CONTROVENTI MEDITERRANEI” con dodici opere recenti di Rolando Attanasio, Lucia Buono, Alfredo Celli, Carlo Cottone, Maria Pia Daidone, Umberto Esposti, Lucio Gacina, Franco Lista, Luciana Mascia, Nino Perrone, Achille Quadrini, Myriam Risola, qualificati operatori e brave artiste provenienti dal Molise, Campania, Puglia, Abruzzo, Lombardia, Lazio.
L’esposizione resterà aperta sino a Sabato 28 Luglio 2012, dalle ore 18:00 alle ore 20:00.

Scheda della mostra “Controventi Mediterranei”, a cura di Maurizio Vitiello:

“Controventi Mediterranei” rilancia un segnale, seppur minimo, di verifica dello stato dell'arte in Italia.
E' un incontro tra artisti, apprezzati, e artiste, di profondo sentimento, di diverse aree geografiche italiane - Molise, Campania, Puglia, Abruzzo, Lombardia, Lazio -, con opere recenti, in tecnica mista, di vitale qualità: Rolando Attanasio, Lucia Buono, Alfredo Celli, Carlo Cottone, Maria Pia Daidone, Umberto Esposti, Lucio Gacina, Franco Lista, Luciana Mascia, Nino Perrone, Achille Quadrini, Myriam Risola.
Riuscire a inizio estate ad assemblare questa rassegna d’arte contemporanea, che vede insieme dodici presenze artistiche con relative recenti dodici opere d’arte realizzate con diversi codici linguistici, vuole essere un ulteriore contributo di verifica dello stato dell’arte italiano.
L’esposizione “Controventi Mediterranei” incapsula e integra sensi mediterranei" di artisti e di artiste, di tutto rispetto, di varie località italiane e con all’attivo tante personali, molte collettive e diverse rassegne, di grande importanza, sino a “La Biennale” di Venezia.
Istanze, aperture, tensioni, lieviti, esiti, palpiti e risultati di ricerche vivono nelle loro opere l’urgenza e la necessità di confrontarsi.
Questi artisti e queste artiste, di tono e di qualità, da molti anni sulla scena artistica nazionale, e non solo, differenti per caratteri, offrono un serio ventaglio di misurate declinazioni del linguaggio plastico e pittorico contemporaneo.
Attuali direttive di molteplici modalità espressive convergono per manifestare attendibili presenze e per determinare una possibile misurata ricognizione.
Questi artisti e queste artiste con lavori di ricerca, seriamente conosciuti e ampiamente riconosciuti, sostengono un contemporaneo visivo di temperamento euro-mediterraneo e attivano, così, oggi, una prova espositiva per alimentare, in fondo, una resistente apertura futura.
Bisogna sottolineare che la creatività nel Mezzogiorno risulta sempre in crescita e i risultati delle varie indagini in campo hanno bisogno di luoghi di confronto per eventuali dibattiti.
La “location”, libera, offerta da Cantalupo nel Sannio permette di corroborare la conoscenza di percorsi artistici e di fissare l'attenzione su interessanti indagini linguistiche.
La filosofia di quest'incontro, improntato al confronto di stili, permette alla zona molisana di poter recepire un momento squisitamente visivo-culturale, mentre all'orizzonte si tratteggiano ulteriori spunti per scambi aggreganti di nuovi progetti.
In questa mostra s’incontrano vari vissuti; nelle opere si riflettono attraversamenti memoriali; difatti, nelle cognizioni artistiche che s’inoltrano la memoria è recepita come fondo d’avvio, mentre passaggi diaristici rafforzano un campo di profili evocativi, aggettanti, risonanti.
Alza il livello qualitativo la metabolizzazione di estremi, quelli epocali e quelli intimistici, quelli sociali e quelli domestici; ogni artista delimita un proprio ambito di ricerca, finitimo agli altri; le rispondenze estetiche squillano e si specchiano, movimenti e intrecci rafforzano congetture e rimandi.
L’incontrarsi è vivificare la comunicazione, rinvigorire il sentire comune.
Fermare la memoria per assicurarla come testimonianza del vissuto e sommare anche la pronuncia diaristica permette di regolare passato e presente per graffiare il futuro; e sembrano scattare altri possibili incontri.
Quest’esposizione è un meeting di paralleli segni incisi e di espressioni raccolte sul “fil rouge” del ricordo, associato e spinto dalla voglia di andare oltre le leggi dell’uomo per avvicinarsi, invece, a quelle sagge della natura e questa doppia declinazione del motivo del ricordo si pone come un’interpretazione più liberale per captare movimenti e gesti, ciò che ci circonda o ciò che ci abbraccia.

Con viva preghiera di cortese pubblicazione e sollecita diffusione. Grazie!


sabato 7 luglio 2012

A rischio la XII edizione del festival del cinema di frontiera di Marzamemi



COMUNICATO STAMPA
Slitta a Settembre la XII edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera
Mancano i fondi e l’organizzazione è costretta a “sospendere” i lavori
Marzamemi (SR), 7 luglio 2012 – La XII Edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, prevista a Marzamemi (SR) dal 23 al 29 luglio, è seriamente a rischio a causa del mancato pagamento di contributi pubblici da parte del Comune di Pachino. La comunicazione arriva dal Comitato Organizzativo del Festival, che è costretto a “sospendere” i lavori e quanto realizzato fino ad oggi, fino a che non si garantiscano le condizioni economico\finanziarie necessarie alla realizzazione dell'evento. Tra le ipotesi, quella di posticipare la manifestazione, facendola slittare a Settembre (date ipotetiche 10-17 Settembre 2012).
È arrivata qualche giorno fa la comunicazione ufficiale: l’incertezza dei finanziamenti pubblici per l’edizione 2012 da parte del comune di Pachino non permetterà il proseguimento dei lavori per il Festival internazionale del Cinema di Frontiera.
Oltre all’indeterminatezza relativa ai fondi per l’anno in corso, l’organizzazione rimane ancora in attesa dei € 40.000 previsti per la scorsa edizione. A causa di mancanza di liquidità, quindi, e a date già programmate, si comunica l’impossibilità almeno in questo momento, di pagare alle ditte fornitrici i servizi fino ad ora erogati.
Dopo dodici anni dedicati all’organizzazione del Festival, il Comitato Organizzativo si rammarica in particolar modo di non poter accedere al finanziamento di € 34.500,00 deliberato dalla Filmcommission Regione Sicilia e destinato all’evento, che rischia di andare perduto.
Si sottolinea, inoltre, il riscontro economico che il Festival ha da sempre apportato al territorio, investendo le strutture ricettive, ristorative e commerciali in genere, e apportando un notevole incremento nel flusso turistico. Da uno studio dell’Università di Catania presentato nel 2011 è stato stimato un introito economico di oltre un milione di euro.
                                                                                                                                                                                                                                                  
Cinecircolo “Baia delle Tortore"



Andrea Pintaldi
Event Manager
Festival Internazionale del Cinema di Frontiera
(::  +39 339.6828327 8:: andrea@cinemadifrontiera.it
www.cinemadifrontiera.it

giovedì 5 luglio 2012

Premio Prata (Avellino) VI edizione




Ufficio Stampa PREMIO PRATA   AG Cultura & Spettacoli
Via Tavernanova, 77 – 83030 Prata P. U. Avellino - 3389818231 

 VI edizione 2012

LA CULTURA NELLA BASILICA  
Venerdì 6 Luglio, alle ore 20.00 si svolgerà la VI edizione del Premio Prata nella splendida Arcibasilica Paleocristiana della SS. Annunziata, Prata P.U. Avellino. Il Premio è curato e gestito dall’ Associazione Premio Prata - Presidente Antonietta Gnerre, Vice Presidente Armando Galdo, Direttore Artistico Alfredo Petrillo - e sponsorizzato a partire da questa edizione dal sindacato italiano UGL.

Presenta la manifestazione il giornalista Rai,  Gigi Marzullo.
 Interverranno: Stefania Marotti - giornalista IL MATTINO. Eugenio Corsi - cabarettista del Bagaglino. Paolo De Vito con il recital: “Di vento e di viaggi” (Storie di migrazioni di Assuntina De Vito).

Mostra Fotografia e Poesia -  Corrispondenze- “Visioni e versi per questo luogo”.  Progetto nato da un'idea di Danilo Balducci e Rino Bianchi .

I vincitori della VI edizione del Premio Prata sono Carlo Maria Grillo, Premio Ambasciatore (Magistrato e Giudice);  Salvatore Mattozzi, Premio alla Carriera (Illustratore, fumettista e grafico, Corriere della Sera); Pino Tordiglione, Premio Speciale della Giuria (Regista del film, Sui Passi dell’Amore, Teresa Manganiello); Attilio Scarpellini, Premio Cultura e Comunicazione (Giornalista, Radio Rai 3); Pino Aprile, Premio Opera di Saggistica (Giù al Sud, Piemme, 2011); Carola Susani, Premio Opera di Narrativa (Eravamo Bambini abbastanza, minimun fax, 2012); Luigi Fontanella, Premio la Poesia in Italia (Bertgang – Fantasia Onirica, Moretti & Vitali, 2012); Raffaele Urraro, Premio opera di Critica Letteraria (La fabbrica della parola – Studi di poetologia, Manni Editore, 2011). 

Riconoscimenti speciali al Dirigente Scolastico dott.ssa. Silvia Gaetana Mauriello e agli alunni  dell’I.C. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Prata P.U., che hanno rappresentato la Regione Campania nella manifestazione di Palermo del 23 maggio 2012;
A Domenico Patrone per la sua prima opera “ Con gli occhi del ricordo”, Edizioni Letterarie, Salerno, 2012;
A Crescenzo Fabrizio con il romanzo inedito “ Fatima 2017 La Profezia e il Segreto”.

L’Associazione Premio Prata ringrazia: Giovanni Centrella, Licia Giaquinto, Emilia Bersabea Cirillo, Claudio Damiani, Bruno Galluccio, Domenico Cipriano, Paolo Saggese, Enzo Rega, Eugenio Corsi, Rino Bianchi,  Paolino Marotta.



Napoli-Libreria Treves: "Il melodramma del baccalà" di Giovanni Ruggiero


Libreria Treves - Piazza del Plebiscito 11/12 Napoli
 
Venerdì 6 Luglio ore 18.00 
 
Presentazione del libro di G. Ruggiero
" Il Melodramma del Baccalà. E altre storie pescate dal Diluvio"
 
 interverranno 
 
Gianfranco Della Rossa- Diana Edizioni
Ottavio Lucarelli- Presidente ODG Campania 
Massimo Milone- Giornalista Rai 
Giovanni Ruggiero- Autore 

martedì 3 luglio 2012

Orizzonti culturali italo-romeni di luglio

Emil Cioran


A LUGLIO IN ORIZZONTI CULTURALI ITALO-ROMENI
 www.orizzonticulturali.it (n. 7, luglio 2012, anno II)

Edizione italiana

Il 5 giugno 2012 si è spento improvvisamente a Torino il professor Marco Cugno, titolare della cattedra di lingua romena della medesima Università. Insigne studioso della letteratura romena, con all'attivo prestigiose traduzioni (tra le più note, alcune opere di Norman Manea e una monumentale antologia della poesia romena del Novecento), Cugno ha dedicato la sua vita alla promozione della cultura romena in Italia. Pubblichiamo gli interventi in memoriam dei professori Lorenzo Renzi, Smaranda Bratu Elian, Marinella Lőrinczi e del traduttore Mauro Barindi.


La figura del grande pensatore romeno, il suo rapporto con la tradizione filosofica e religiosa, come pure la ricezione della sua operain Italia sono al centro del dialogo tra Ciprian Vălcan e Massimo Carloni, studioso del filosofo di Răşinari. «Di Cioran – rivela Carloni – mi seduce la sincerità con la quale abborda le problematiche della vita. La chiave decisiva per comprendere la sua figura la fornisce lui stesso, riprendendo una formula di Baudelaire: l’orrore e l’estasi della vita, sentiti simultaneamente. Occorre sempre tenere insieme questi due atteggiamenti».

«Credo che la poesia abbia un legame con un forte sentimento dell’inedito. Con la sensazione che tutto sia continuamente nuovo e di un rigore impeccabile. E che io sia contemporanea a tutto ciò e che debba essere lì esattamente dove sono. Sembra una cosa semplice, ma in realtà non lo è». Sono alcuni passaggi della riflessione sul ruolo e sulla posizione della poesia nella vita sviluppata nell'intervista con la poetessa romena Adela Greceanu. Il dialogo è accompagnato da un saggio della sua produzione poetica, nella traduzione di Serafina Pastore.


«Romanzo o libro di racconti? L’interpretazione non è facile. Parliamo di Nostalgia di Mircea Cărtărescu, edito da Voland (edizione integrale, 2012), nella traduzione di Bruno Mazzoni. Il dubbio nasce dalla discontinuità della trama, dall’autonomia delle singole parti in cui il libro si divide, anche se nominalmente si chiamano Prologo, poi, al centro, quella che dà il titolo al libro con un terzetto di ʻraccontiʼ a loro volta autonomi, e quindi l’Epilogo. Come in ogni romanzo che si rispetti. Ma così non è». Queste e altre considerazioni nella recensione firmata da Diego Zandel.

La poesia e il romanzo, il genio e la creatività. Sono alcuni dei temi che tornano nel dialogo tra Roberto Pazzi, scrittore e autore di romanzi tradotti anche in romeno (Mi spiacerà morire per non vederti piùVangelo di Giuda e Conclave) ed Ela Iakab, critico letterario. Nella conversazione, uno spazio speciale va ad Eminescu: «Davvero straordinario – dice Pazzi –, ha la profondità e la forza d’ispirazione di ogni gigante della lirica europea. Le sue poesie mi toccano per il sentimento della morte e del Nulla, per quella straordinaria visione del Nulla e del Tutto che si uniscono in una sola dimensione».

Di Petru Dumitriu, scrittore romeno nato nel 1924 ed emigrato illegalmente in Occidente nel 1960 (quando comincia a scrivere in francese), è uscito il romanzo Il sorriso sardo (tradotto dall’originale francese da Giulio Concu, Edizioni Il Maestrale). Pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, la postfazione di Marinella Lőrinczi a questo libro, ambientato in Sardegna. «Senza pretendere una completa fedeltà geo-etnografica che per la letteratura costituisce un falso obiettivo, l’ambientazione risulta altamente scenografica, arte questa di cui Dumitriu fornisce lezioni magistrali».

Bambini. Nemici del popolo rappresenta il debutto editoriale di Lăcrămioara Stoenescu. Siamo in Romania, in pieno periodo stalinista, con le purghe e gli arresti indiscriminati. La famiglia di Lăcrămioara ha il solo torto di appartenere a una classe sociale borghese, quindi «nemica» del proletariato. L’autrice narra senza patetismi e con lucidità la voragine in cui da un giorno all’altro venne fatta precipitare. Una storia drammatica sul cinismo di un regime bestiale e sulla spirale d’odio e di fanatismo in cui l’uomo viene risucchiato. Presentazione a cura di Mauro Barindi.

Un ritratto di Dora d’Istria, pseudonimo letterario della nota principessa Elena Ghica, nata a Bucarest nel 1828 da una delle più importanti famiglie aristocratiche del tempo. Lo firma Antonio D’Alessandri, autore di un'importante opera su questa figura, di cui vengono riprese le tre questioni maggiori che l'hanno interessata: la dialettica fra religione e politica nei mutamenti che, dopo la Rivoluzione francese, stavano investendo radicalmente la società europea; le questioni nazionali delle popolazioni del Sud-est europeo e la condizione femminile in Europa orientale e occidentale.

Hanibal Stănciulescu recensisce Il racconto della realtà (Edizioni Solfanelli 2012), volume su società e cultura del Mezzogiorno di Antonio Catalfamo, critico letterario e operatore culturale, che dal 2001 coordina l'«Osservatorio permanente sugli studi pavesiani nel mondo». L’autore, che spazia tra Gramsci, Verga, Camilleri e i grandi problemi del Mezzogiorno, adotta un metodo interpretativo che respinge le esagerazioni di un certo strutturalismo imperniato sulla tesi della autosufficienza dell’opera letteraria. Un percorso analitico focalizzato su vari tipi di realismo, dal romanzo poliziesco al verismo.

Il medico-scrittore Emil Petru Raţiu evoca una grande scoperta e un grande scienziato del Novecento. La scoperta, avvenuta nel 1916 in piena guerra mondiale, è quella dell’ormone pancreatico, l’insulina, e lo scopritore è Nicolae Paulescu, allora professore di fisiologia all’Università di Bucarest. Malgrado l’ormone pancreatico fosse già stato isolato e iniettato sin dal 1916, a un cane reso diabetico, dal medico romeno, il Nobel venne assegnato nel 1923 ai canadesi Banting e MacLeod. L’articolo ci presenta questa storia, poco nota ma intrigante per le vicende e vicissitudini che la sottendono.

Con il titolo I disagi del viaggio, presentiamo una selezione di versi del poeta Paolo Polvani. «Il disagio del viaggio – scrive l'autore – è il disagio della solitudine, della marginalità, dei sentimenti d'intolleranza e di odio; sono le situazioni che viviamo ogni giorno, e riguardano tutti, non solo gli emigrati e gli extracomunitari».

Buona lettura!
www.orizzonticulturali.it, rivista registrata in Italia con ISSN 2240-9645

domenica 1 luglio 2012

Napoli: alla Libreria Treves "Aragosta Blu" di Rolando Attanasio




Alla “Libreria Treves”, per la serie “Dialogo con lo scrittore”,
Maurizio Vitiello incontra Rolando Attanasio,
autore del libro “Aragosta Blu”, recentemente pubblicato dalle Edizioni Eracle.


Giovedì 5 Luglio 2012, alle ore 18, alla Libreria Treves (Piazza del Plebiscito – Napoli), per la serie “Dialogo con lo scrittore” incontro curato da Maurizio Vitiello, sociologo, critico d’arte e docente della Fondazione Humaniter,  con intervista a Rolando Attanasio, scrittore-artista, autore del recente libro "Aragosta Blu”.
Previsti interventi di: Stefano Arcella, Maria Pia Daidone, Salvatore Di Natale, Franco Lista, Pino Cotarelli, Antonino Scialdone e Carlo Spina.
Letture di: Aldo Spina.


Scheda su “Aragosta Blu”/ Presentazione di Maurizio Vitiello:

 “La natura offre spettacoli tanto straordinari quanto curiosi; recentemente è stata pescata un’aragosta di colore blu, una rarità che deriva da un disturbo genetico, che colpisce un crostaceo su due milioni.
“Aragosta Blu” è uno di quei titoli che ti fanno sognare; è indovinato, riuscito a tal punto che, per scommessa, ti andrebbe di scrivere “Corallo Blu”, tanto per distinguere dell’elemento apotropaico per eccellenza, ben richiesto per corni e cornetti rossi a Napoli, un’accezione cromatica “altra”, proveniente dall'arcipelago della Malesia.
Pittore visionario, artista digitale, sceneggiatore, Rolando Attanasio svolge la sua attività di sperimentazione attraverso la pittura, il teatro, la scrittura.
In questo “romanzo di vita“, più che “romanzo di formazione”, cala la beatitudine dell’essere napoletano sino al midollo.
Non c’è nessuna declinazione nichilista in queste pagine singolari e la fusione tra letteratura, testo teatrale e poesia fanno di questo libro un magma scorrevole, in cui ci sono sì impurità, ma tante, tante verità, deliziosi convincimenti, calibrate rarità antropologiche, “segreti” partenopei scritti per essere letti.
L’autore spiega l’anima e i suoi variegati racconti non sono altro che segmenti di vita; vita vissuta intensamente e regolata da vicende che l’hanno centrifugata abbastanza per renderla particolare, a tratti unica.
Dentro, ma proprio dentro, nascosta ma mica tanto, c’è la poesia che sorregge il tutto; nel flusso di coscienza che invade la carta c’è urgenza di raccontare Napoli per raccontarsi, per dire io ci sono.
Rolando Attanasio s’interessa da artista multidisciplinare di angolare la “presa” sulla vita e “angolando” su Napoli sa bene che potrà “universalmente” rispecchiarsi.
Napoli c’è; c’è quella irredimibile e quella ostinata a vivere, quella “ferita a morte” e quella polverizzata dalla cenere degli imbrogli, quella di grandezze estreme e raffinate e quella di scivoli mortali.
Napoli è una città che lustra la vita, te la lava; ci si bagna nell’orrore, ci si salva nel fuoco delle passioni inobliabili.
Ma, se vuole, ti irriga il solco del cuore.
Il blu specchiato dal mare ci percorre e solo il cielo, “alter ego” in blu, può metaforicamente dissetarci.
Bimillenaria e superba, quanto ruffiana, si stende la città, ad arco, in un abbraccio mancato.”