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domenica 17 gennaio 2010

Su "Ananta" di Alfonso Violante

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SFIDA LE ONDE L’ESORDIO NARRATIVO DI ALFONSO VIOLANTE

Tra il Conrad di Tifone o, soprattutto, di Giovinezza (come Gerardo Pedicini suggerisce nella Prefazione), si muove il libro dello stabiese Alfonso Violante, Ananta. Avventura in alto mare (Marcus Edizioni, Napoli 2008), nel quale si narra di tre giovani che devono recuperare una barca nel porto di Antibes per condurla a Procida. Decidono di partire di notte pur non essendoci buone previsioni meteo, e infatti sono assaliti da una furibonda tempesta e poi speronati da una nave mercantile, per essere infine recuperati, ormai allo stremo, da un rimorchiatore francese, l’Ananta. Violante fa qui una bella operazione letteraria: con sapienza adatta la scrittura del romanzo ottocentesco d’avventura a una piccola storia di mare dei giorni nostri, con l’effetto di conferire dimensione epica all’esperienza dei tre amici. Per questo il tutto non sa di mero esercizio letterario, ma assume una sua precisa ragion d’essere estetico-esistenziale. A questo si aggiunga la capacità di Violante di tenere desta l’attenzione del lettore per tutto il crescendo del racconto fino al suo lieto fine. Ma, com’è sempre in questo tipo di letteratura, la sfida con il mare assume altri significati: “Ero solo contro l’ignoto” (p 37), osserva l’io narrante; e ancora, dopo le inutili grida contro il vento in cerca d’aiuto: “il mare era inesorabilmente crudele” (p. 53). Il realismo della narrazione si apre poi, con una scrittura che riproduce essa stessa lo straniamento del movimento del mare, a squarci onirico-surrealistici: “Lo scafo strepitava in quel diabolico dondolio ed io già erravo per stelle lontane… Graffiavo la volta celeste con i razzi di una piccola astronave. Fluttuando nell’atmosfera mite di questo mondo, discendevo su una verde pianura” (p. 43). Un esordio convincente.

Enzo Rega


in Il Pappagallo.
Quindicinale di informazione politica e culturale dell'area vesuviana
Anno XIV - Gennaio 2010, n. 205


martedì 12 gennaio 2010

"La freccia e il cerchio" presentato a Napoli

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Convegno sul tema Automa/Anima in occasione della presentazione dell'annuale internazionale bilingue (italiano-inglese) di filosofia, letteratura, linguaggi

LA FRECCIA E IL CERCHIO

fondato e diretto da

Edoardo Sant'Elia

promosso da

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

e da

Società di Studi Politici

edito da

LA SCUOLA DI PITAGORA


Napoli, 15 gennaio 2010 - ore 17,30
Istituto Italiano per gli Studi Filolsofici
via Monte di Dio, 14

Relazioni di

Aida Airaghi (Poetessa); Massimo Bocchiola (Traduttore, poeta); Rinaldo Caddeo (Poeta, saggista); Romeo De Maio (Università di Napoli "Federico II"); Maurizio Ferraris (Università di Torino); Bruna Mancini (Università della Calabria); Aldo Masullo (Università di Napoli "Federico II"), Ernesto Paolozzi (Università di Napoli "Suor Orsola Benincasda"); David Punter (Bristol University, UK); Erik S. Rabkin (Ann Arbor University, USA); Patrizia Romeo Tomasini (Traduttrice, saggista)



lunedì 11 gennaio 2010

"Controfigura" di Luigi Fontanella a Ottaviano (NA)

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GIOVEDI' 14 GENNAIO 2010
alle ore 18.00
nel Salone del Circolo "A. DIAZ" di Ottaviano (Na), in Via Roma
sarà presentato il romanzo:

CONTROFIGURA
(Marsilio Editore)

di LUIGI FONTANELLA
(Department of European Languages, Literatures and Cultures State University of New York).

Interverranno:
CARLANGELO MAURO
ENZO REGA
RAFFAELE URRARO.

Sarà presente l'Autore.


lunedì 4 gennaio 2010

Minestrone per Natale

MINESTRONE PER NATALE

O mia bela Madunina che te brillet de lontan
tuta d'ora e piscinina, ti te dominet Milan
sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man…

Meno male piscinina un po’ più grandet

e il Gran Lombard cavalier senza caval

qui più non c’era tra di noi e dal ciel ci benediva

ma è Natale e anche a lui ben auguriam

e all’altro Gran Lombard che sen va birocciando col carroccio

da noi qui a Napule il carrocciolo o carruocciolo

trabiccolo era per giochi di bambini

e lui gioca coi soldatini in camicia verde ronda su ronda

e pontifica a Pontida contro i négher e i terrùn

ma noi non neghiam ai négher certo l’anima

Si vegni senza paura, num ve songaremm la man
tucc el mond a l'è paes e semm d'accord

pur lo dice la canzon e noi lo ripetiam

nel presepe tutti extracomunitari

lo dice ben il vicepremier che riposto ha il fez

viva viva il girotondo che c’è tutto il mondo

qui al gran tavolo per il natalizio pranzo

venite venite genti che di tutto un po’ c’è

e c’è il capitone con il panettone

e ci son buccellato e cassata sulla tavola apparecchiata

e il pandoro con baccalà fritto e dorato e cuscus e kebab diam pure al babbo

e allunga la tavola che arriva la cassoeula e ancor

Aadun, Akara, Ogbono, Dodo, Eba, Efo, Egusi, Egusi con efo,

Obe Ata, Obe Eja, Tutu, Puff-puff [1]

uff-uff capanna fatti di Natale pancia mia ecco ancor

Bumbu Avam, Bumbu Daging Sapi, Bumbu Dasar, Bumbu Laut, Bumbu Sayur[2]

e nero d’Avola barbera aglianico cabernet vino di palma spumante champagne

Tokai ungherese vini del Reno e della Mosella del Cile d’Australia e di California

e tè per chi il vino non beve per tutti e per ciascuno

ma non solo qui alla mensa di Natale: che la mensa del mondo

sia imbandita per la pancia e per lo spirto ogni giorno

tutti sempre che li vedo qui attorno

Mohammed Abraham Zhang e Gong Tatjana e Igor José Luis

Toshiko e Tomoko Klaus e Claudia e Claude

George e Mildred Anouk e Malini

e con Alì son tutti qui e li vedi

o mia bela Madunina che te brillet de lontan

e gelosa non sei di Shiva la progenitrice e di Arebati, Anansi, Jurupari

Chineke creatore e Daramulum il Cristo aborigeno e Mabon della giovinezza e del raccolto

e Thanit fertile e Cerere[3] e e e e e e

tanti tanti per dar nome al mistero non solo è relativismo è vero

o nostro Benedetto ma i nomi tanti di questo nostro interdetto mondo

mai detto per tutte una volta

O mia bela Madunina questo di Natale il minestron

(Palma Campania – Sant’Anastasia, 27 dicembre 2009)


ENZO REGA


1. Piatti della cucina nigeriana.

2. Piatti della cucina indonesiana.

3. Le divinità sono in ordine: indiana, pigmea, ashanti, guaranì, ibo, aborigena australiana, celtica, sarda, romana.